(C. Zucchelli) – La febbre di Marquinhos l’11 luglio, le battute (?) di Totti, l’assenza del d.s. Sabatini: la serenità non abita a Trigoria. E pensare che sarebbe dovuto essere solo un giorno di festa, dedicato a quella che, in un’estate giallorossa che peggio non poteva cominciare, sembra essere l’unica cosa a cui i tifosi si aggrappano: la maglia.
Sorrisi amari – I sorrisi ci sono, gli applausi pure, ma l’assenza del brasiliano e le parole di Totti pesano. Con Sabatini in giro per l’Europa, sono il Ceo Zanzi e il direttore marketing Winterling a fare gli onori di casa: «Vogliamo dimostrare il rispetto che abbiamo per questi colori ». La Roma schiera tutta la squadra (che aveva visto la maglia in anteprima un paio di giorni fa) e fa consegnare le nuove magliette da 21 bambini. Il messaggio è chiaro: i tifosi che «prestano» i colori ai calciatori. La maglia è senza sponsor tecnico ed è stata prodotta dalla Roma in collaborazione con Asics. Sul colletto, i numeri romani che riportano al 1927, anno di fondazione; sul petto, il logo della fondazione «Roma Cares», che vedrà la società coinvolta in iniziative benefiche. Basterà a responsabilizzare i giocatori e ridare fiducia a un ambiente depresso? Al campo — e ai dati di vendita delle maglie — la risposta.
Feste e sudore – Qualche risposta l’ha già data Dani Osvaldo. Smentendo i pessimisti, l’italoargentino si è presentato puntuale prima delle 8. Ha fatto colazione, conosciuto Garcia, salutato compagni (compreso Benatia, che nel pomeriggio si è finalmente allenato) e staff e scambiato persino un educato ma freddo saluto con l’ex tecnico Andreazzoli. Osvaldo sa che questi sono i suoi ultimi giorni da romanista ma, soprattutto per evitare problemi ai compagni, il suo comportamento è stato impeccabile. E Garcia, l’uomo che vuole tenere tutto sotto controllo (compresi gli appuntamenti di Roma Channel), ha apprezzato. In attesa di partire per Riscone, Rudi si è concesso una serata di svago all’ambasciata francese. Ai tifosi ha ribadito quanto detto a Trigoria: «Vinceremo con questa maglia, ‘sta maglia è unica». La domanda è quella di prima: basterà?
In montagna – I tifosi aspettano di vederlo all’opera a Riscone per farsi un’idea. Oggi pomeriggio la partenza: due le amichevoli da giocare, entrambe in maglia rossa. Quella bianca, invece, sarà presentata in America. Magari lì il clima sarà meno bollente. In tutti i sensi.