(R. Boccardelli) «Il rafting? Serve a fare gruppo. Rappresenta la nostra stagione: siamo sulla stessa barca e dobbiamo arrivare a destinazione». E poi: «Guarda che fine ho fatto… Ma te rendi conto?». Chi ha detto queste due frasi? Non si vince niente ma si evince molto. La risposta è facile. La prima l’ha detta Garcia, la seconda capitan Totti. Il primo diceva sul serio, il secondo scherzava, ma non troppo. […] Un diversivo fino ad un certo punto perchè Garcia lo ha considerato una vera e propria sessione di allenamento. Questa volta non c’era il pallone, ma c’erano le rapide e una cascata che ti cadeva più o meno in testa da affrontare. Insomma, l’allenamento consisteva nel cementare il gruppo, nel renderlo partecipe di una cosa difficile da superare non con la bravura di questo o di quell’altro, ma stringendosi a… corte, restare uniti e superare le rapide. Fuor di metafora, la squadra deve affrontare campionato e partite come un solo blocco granitico, senza defezioni. […]
A RITMO DI SAMBA – Primo gommone a ritmo di samba. Solo brasiliani (Marquinho, Taddei, Maicon, Dodò, Julio Sergio e Castan), mentre il secondo era formato dallo staff tecnico. In totale 6 gruppi: il capitano Francesco Totti sulla stessa imbarcazione con Pjanic, Lamela, Bradley, Burdisso e Osvaldo. «Bella cascata» le prime parole di Maicon dal ritiro giallorosso, seguite da «ho preso una botta alla schiena » che non dice granchè. Totti in coda alla discesa ha ripreso un po’ di buon umore espresso tirando sassolini al gommone di Florenzi.