(B. Saccani) La Roma di Rudi Garcia cresce bene, al di là della vittoria, di misura (risultato stretto, però) e in rimonta, contro il modesto Aris di Salonicco (1-2). La squadra giallorossa ha dimostrato una discreta condizione atletica e tanta voglia di mettere in pratica le indicazioni del tecnico francese. «Mi è piaciuta la forza mentale della squadra dopo esser passata in svantaggio», il virgolettato di Rudi.
LE SCELTE
In avvio, Garcia ha mandato in campo una Roma con il 4-3-3 ma senza Totti (Torosidids il capitano) e Osvaldo, oltre a tutti quelli rimasti in Italia. In attacco Lamela e Caprari sulle fasce, con Borriello centravanti. Dietro Skorupski tra i pali, a centrocampo esordio di Strootman (centrale) con Marquinho a sinistra e Pjanic a destra. L’olandese ha cominciato al piccolo trotto, facendosi trovare spesso dai compagni e giocando il pallone in maniera semplice, pulita. Ai suoi fianchi, continua girandola di posizioni dei due intermedi e anche degli attaccanti, anche se Lamela raramente si è spostato dalla sua mattonella lì a destra.
CHE PAPERA
Aris in vantaggio (18’) grazie ad un morbido calcio di punizione laterale di Udoji (causato da un’ingenuità di Benatia) con gravissime responsabilità di Skorupski, fuori posizione e in netto ritardo sul primo palo. Una rovesciata acrobatica di Borriello, un sinistro di Strootman dal limite, un bel tiro e un colpo di testa dello stesso Borriello la buona reazione della Roma. Una Roma attenta a fare gioco, abbastanza padrona della situazione, con la voglia di far circolare in maniera veloce il pallone da un angolo all’altro del campo contro un avversario molto chiuso. Una Roma un po’ lenta ma propositiva contro un avversario tecnicamente non irresistibile. E Strootman? Diligente, anche se con ritmi troppo spesso alla Tachtsidis. E, soprattutto, in un ruolo non esattamente suo. «Felice per l’esordio con vittoria», il tweet di Kevin.
SOTTO IL SEGNO DI TOTTI
Nel secondo tempo, Garcia ha via via rivoluzionato la squadra. Subito dentro Totti, Bradley, Tallo e Romagnoli. Copione identico alla prima frazione e ancora Borriello il più pericoloso degli attaccanti giallorossi. Una Roma con un possesso palla nettamente superiore a quello dei greci, ma poco cattiva in fase di finalizzazione. Intorno al quarto d’ora, dentro tutti gli altri con Jedvaj nel ruolo di esterno a destra. E Totti ispiratissimo regista d’attacco, anche se in partenza decentrato a sinistra alle spalle di Osvaldo.
CI PENSA NICO
Su azione di calcio d’angolo, battuto da Taddei, la rete del pareggio della Roma (70’) grazie ad un colpo di testa di Burdisso, appena entrato al posto dell’insufficiente Benatia. Un giusto premio per una squadra, la Roma, padrona del campo praticamente sempre. Un palo (con tocco di Skorupski) di Damarlis la sterile reazione dell’Aris, squadra che nella passata stagione è arrivata a 40 punti dall’Olympiacos campione di Grecia.
MICHAEL C’È
A dieci minuti dalla fine (80’), Roma in vantaggio grazie ad un tocco sotto misura di Bradley sul secondo palo su un perfetto cross dalla sinistra di Balzaretti. Prima del fischio finale un’occasionissima sprecata da Verre.