(M. Ferretti) – Qualcuno ha sbagliato, ormai è innegabile. Perché un menisco esterno non può avere i tempi di recupero di un crociato.Mattia Destro è stato operato il 26 gennaio e alla fine di luglio è ancora fermo ai box. Con un ginocchio che non va e tanta, tanta rabbia in corpo. Sembrava, a metà aprile (cioè tre mesi dopo l’intervento del prof. Giuliano Cerulli), che tutto fosse stato risolto, doppietta all’Inter in Coppa Itala e rete al Pescara all’Olimpico, invece era solo un’illusione: ginocchio sinistro sempre gonfio, impossibilità di allenarsi a dovere e, quindi, di giocare bene. Ripensandoci oggi, sembra incredibile che Aurelio Andreazzoli, lo scorso 26 maggio, l’abbia mandato in campo dal primo minuto contro la Lazio, spedendo Dani Osvaldo in panchina. «Guardava il ginocchio in hotel e gli ho detto: bomber, non è gonfio, quella che si gonfia sarà la rete», scrisse Osvaldo su twitter dopo i due gol di Mattia a San Siro, a testimonianza che il ginocchio di Destro non era a posto neppure la sera del 17 aprile.
SOTTOVALUTAZIONE – Qualcuno ha sbagliato, perché un giocatore con un ginocchio in quelle condizioni non doveva andare in Israele con l’Under 21 ma doveva curarsi e guarire. Invece Destro non è stato fermato da nessuno, si è aggregato alla nazionale di Devis Mangia ma, a pezzi com’era, ha giocato poco e male, compromettendo ulteriormente le sue già precarie condizioni. Così, dopo la fine dell’Europeo, Mattia ha preso di petto la situazione: una visita a Barcellona da prof. Ramon Cugat, un’altra da un luminare italiano a Parma e poi la decisione, pare concordata con la Roma (che gli ha affiancato un suo fisioterapista), di curarsi per conto proprio tra Sirmione e Brescia. Coperto da un’irragionevole cortina di silenzio e di mistero, con il suo agente Renzo Contratto addirittura pronto a prendere a pugni cronisti o cameraman.
L’OBIETTIVO – Qualcuno ha sbagliato, e chi ne sta pagando le conseguenze per ora è solo Destro. Che ha stilato un nuovo piano di recupero, con l’esclusione di un nuovo intervento: fin quando la Roma starà in America, lui continuerà a curarsi lontano da Trigoria. Poi, intorno a Ferragosto, sarà di nuovo al Bernardini per cominciare la preparazione. Obiettivo: mettersi a completa disposizione di Rudi Garcia entro la fine di settembre. Tutto questo, ovviamente, se il suo ginocchio sinistro avrà smesso di complicargli vita e carriera.