(V. Meta) – Dai castelli di sabbia ai castelli di rabbia. Archiviate le vacanze al mare, per Mattia Destro la stagione riprende là dove si era interrotta, vale a dire da un ginocchio malandato che ancora non gli permette di svolgere un allenamento con i compagni, visti anche i carichi di lavoro della prima parte della preparazione. Per questo l’attaccante ieri non è partito per Riscone, come inizialmente previsto: resterà a Roma per lavorare su un programma personalizzato di introduzione alla preparazione con il fisioterapista Valerio Flammini e se tutto andrà secondo i piani, potrebbe raggiungere i compagni sulle Dolomiti la prossima settimana. Non esattamente un inizio incoraggiante per Destro, già reduce da una stagione travagliata dal punto di vista degli infortuni che non lo ha risparmiato nemmeno in Under 21. Proprio durante la preparazione a Milanello in vista degli Europei, infatti, ha rimediato una distorsione al ginocchio sinistro, quello operato a febbraio al menisco esterno. Una ventina di giorni fa l’attaccante si è sottoposto a nuovi accertamenti, la Roma ha smentito l’ipotesi di un secondo intervento chirurgico e fatto sapere che per Mattia sarebbe stato stilato un programma di recupero personalizzato che però difficilmente lo porterà alla piena forma prima dell’autunno.
Nel frattempo, in accordo con la società, il giocatore è stato visitato anche a Barcellona nei giorni scorsi. L’ennesima difficoltà per un ragazzo che un’estate fa era il più conteso del mercato e che la Roma portava a casa dopo una lunga e paziente trattativa a tre con Genoa e Siena. Doveva essere il suo «primo anno importante», ne ha passato mezzo sul divano a guardare i compagni in tv, salvo trascinarli alla finale di Coppa Italia con cinque gol in quattro partite, di cui due a San Siro (altro che il suo stadio mancato) e uno al Franchi nel gelo dell’epico quarto di finale con la Fiorentina. In mezzo l’intervento al menisco, la lunga riabilitazione e pure un 26 maggio da dimenticare. Contava di rifarsi con gli Europei Under 21, dove doveva essere il valore aggiunto per gentile concessione di Cesare Prandelli, con tutto che il ct all’ultimo momento aveva escluso Osvaldo dai convocati per la Confederations Cup per violazione del solito codice etico e Mattia era il principale indiziato per la sua sostituzione. Peccato che il suo ginocchio continuasse a gonfiarsi dopo ogni allenamento con inevitabili conseguenze sulla condizione, tanto che alla fine il vero protagonista in attacco è stato l’inseparabile Fabio Borini. «Ma Destro diventerà il migliore d’Italia», ha detto Devis Mangia prima di lasciare l’Under 21. Per provare a dare ragione all’ex ct nel più breve tempo possibile, Mattia ha rinunciato al viaggio in Florida che lo avrebbe obbligato a tante ore di aereo che avrebbero fatto male al ginocchio, ha ripiegato sul Mediterraneo e appena tornato a Roma si è rimesso a lavorare. C’è molto da fare, anche dal punto di vista mentale, perché dopo una stagione così sfortunata il morale non può essere il massimo. Ma con la partenza di Osvaldo e l’arrivo di Gilardino sfumato, la Roma ha un disperato bisogno dei suoi gol.