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IL ROMANISTA Dopo le proteste, di solito, c’è un campionato esaltante

Contestazione a Trigoria

(G. Sanzotta) – Sembrerà paradossale, ma quelle contestazioni a Trigoria mi consolano. Certamente tra i romanisti c’è delusione, ci aspettavamo di più, tanto di più. Ma che ci siano ancora le vedove di quel 26 maggio è paradossale. Siamo proprio noi che dobbiamo dare tanta importanza a quella sconfitta? Che lo facciano i laziali, appesi a quella sola soddisfazione. Sono ancora fermi a gioire, a volte sguaiatamente, ma la corsa è ripartita e per loro c’è già la prima salita con l’inchiesta della procura federale. Noi abbiamo poco da festeggiare, ma ripeto: quelle contestazioni mi consolano. Sì, perché ne ho viste a luglio di parole al vento, di promesse gladiatorie regolarmente disattese.

Ho ascoltato nelle varie radio romane esaltazioni per questo o quel nuovo arrivato, che fosse sconosciuto ai più interessava poco. Se poi aveva anche un nome esotico tutti a giurare e spergiurare sul suo valore. Ne abbiamo visti passare di bidoni vestiti da campioni. E tutti a pronunciare la parola magica: scudetto. Volavamo alto con la fantasia, poi la realtà ci ha fatto precipitare a terra. Adesso si parte senza fanfare, anzi con dei fischi. Quelli della pattuglia di tifosi che vanno a Trigoria, quelli che si ascoltano sulle radio. Io lo prendo come un buon auspicio. Ricordo le contestazioni dopo una gara di coppa Italia con l’Atalanta. Alla fine di quella stagione fu scudetto. Ben vengano le contestazioni adesso. I conti li faremo dopo.

Intanto mi piace il fatto che stavolta la società non faccia acquisti come al supermercato: si riempie il carrello anche con cose inutili. Si spende tanto e si porta a casa poco del necessario. Meglio procedere con più calma, puntare sulle persone giuste soprattutto con l’idea di fare una squadra, non un album di figurine. Due difensori, uno già conosciuto e uno di belle speranze. possono bastare in un reparto non proprio da buttare anche se dovesse andare via Marquinos. Se sono vere le cifre che circolano perché non venderlo? Viene da una buona stagione, anzi da una parte di stagione. Vale già così tanto? In qualunque campo economico la via maestra è quello di vendere bene per comprare meglio. Anche nel calcio è così. Soprattutto da quando ci sono ricconi che non badano a bilanci e comprano tutto ciò che luccica, pagando anche prezzi fuori mercato. Lo possono fare e lo fanno. Però non mi sembra che a Parigi o a Manchester, sponda City, abbiano raccolto molto.

Così il Napoli ha venduto giustamente Cavani a prezzi da favola. Con il ricavato potrà rinforzare tutta la squadra, e se non sbaglia gli acquisti potrà essere una seria candidata allo scudetto. E se con le cessioni di Marquinos e Osvaldo possiamo rinforzare la Roma perché non farlo? In Italia non c’è nessuno che non guardi ai bilanci. E nemmeno in Germania che ha club prestigiosi e vincenti senza aver fatto mai pazzie. Io ho fiducia perché si riparte da zero, tutti in linea: E sappiamo bene per esperienza che nessuna squadra, nel bene o nel male, ripete i risultati dell’anno passato. In teoria con la stessa rosa potremmo fare dei risultati migliori: Ma non sarà la stessa. Le carenze sono evidenti :esterni, centrocampista, portiere. Non ci servono nomi, ci servono pedine utili al gioco che vorrà fare la Roma.

Il fatto che non ci siano stati effetti speciali, che non siano state gettate illusioni alla piazza sotto forma di infornate di calciatori, che nessuno abbia avanzato progetti ambiziosi, che la società lavori sotto traccia, mi fa ben sperare. I conti sugli arrivi e le cessioni li faremo a fine agosto. Poi sarà il campo a dare il giudizio definitivo. Ma ho speranza perché penso che le esperienze passate siano servite. Ho fiducia perché prima di ogni partenza bisogna averla. Vale per ogni sport: chi parte sentendosi battuto, sarà inevitabilmente sconfitto.

Che non si faccia festa adesso è naturale. C’è poco da festeggiare. Ma ancor meno da contestare chi si sta rimettendo in moto. Penso che i veri tifosi, quelli che hanno trepidato per la rometta guidata da Oronzo Pugliese, e hanno festeggiato lo scudetto, sapranno essere vicini alla squadra. Noi non vogliamo subire altre delusioni, ne abbiamo un tir pieno. Ma pensate che Pallotta, Sabatini, Fenucci ecc. ecc. vogliano deludere? Loro in gioco mettono carriere e soldi. Pensate che Garcia alla prima vera grande occasione abbia voglia di deludere? Almeno su questo adesso abbiamo tutti lo stesso obiettivo.

E’ vero abbiamo fame, fame di successi. Partiamo uniti, semmai i conti si faranno dopo. Una sola raccomandazione alla dirigenza della mia squadra. Ricordo una battuta di Mazzone: Peppa per Peppa mi tengo Peppa mia. Non serve comprare solo perché il nuovo arrivato viene da fuori, deve essere migliore di quel che abbiamo già. Così seguiamo i nostri giovani, forse alcuni sono già migliori di altri che hanno vestito la maglia della Roma. Mi piacerebbe vedere la mia squadra con una forte presenza di calciatori cresciuti dentro Trigoria: Quell’idea di fare come il Barcellona forse non è passata di moda

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