(V. Meta) – Porte aperte a Trigoria. Non ai tifosi, quanto a chi quelle porte dovrà difenderle, visto che a due giorni dal raduno gli unici sicuri di andare a Riscone sono Lobont e Svedkauskas. Sfumato Rafael, finito al Napoli dopo che si era parlato di un estremo tentativo di Sabatini, quello che spera di più in una chiamata che lo porti in montagna con Garcia è sempre Emiliano Viviano.L’ex portiere della Fiorentina aveva già rinunciato alle vacanze all’estero per attendere notizie sul futuro nella sua casa di Brescia, e ieri, di passaggio a Firenze, ha confidato agli amici di pensare soltanto alla Roma: «Si è parlato del Torino, ma a me non interessa. Per me ci sono solo i giallorossi, aspetterò una chiamata fino all’ultimo». Né lo ha spaventato lo striscione comparso fuori dai cancelli del Bernardini qualche giorno fa (“Vivia…No”) per l’eventuale accoglienza che i tifosi gli riserverebbero:«Non sono il tipo che si lascia spaventare da queste cose. E poi li farei ricredere…». Reduce da una stagione doppiamente deludente, dal momento che a gennaio si è visto declassare a dodicesimo nella squadra che occupa il suo cuore (letteralmente, visto che ha un giglio tatuato sul pettorale sinistro) fin da quando era bambino. Il mancato riscatto non gli ha fatto piacere, ma non si può dire che non se l’aspettasse, ma adesso è pronto per una nuova avventura in quella che per lui è la piazza migliore possibile e in cui conta di dimostrare con continuità il suo valore. Valore di cui non dubita il suo amico Gigi Buffon, che solo pochi giorni fa dal ritiro della Nazionale rispondeva così a chi gli chiedeva se vedesse in giro un suo erede: «Qui ci sono Marchetti e Sirigu, ma non dimentichiamoci Viviano, che in azzurro c’è stato e che ha qualità importanti».
L’impressione è che Sabatini abbia in mano l’operazione e che Viviano possa arrivare indipendentemente dall’acquisto di un altro portiere. I buoni rapporti con il Palermo porterebbero a costi contenuti e magari pure a un accordo in tempi brevi. In rosanero sembra destinato a restare Stefano Sorrentino («voglio riportare il Palermo in A», ha detto qualche giorno fa) e Zamparini non passa settimana senza offrire l’ex viola a Sabatini a mezzo stampa: «Per Viviano abbiamo due-tre richieste, un paio all’estero, stiamo valutando – ha detto ieri a Radio Radio-. Secondo me alla Roma ci può stare benissimo. Era il viceportiere della Nazionale e alla Fiorentina non ha fatto male, ma forse non c’è stata compatibilità con Montella».
Intanto a Napoli l’arrivo imminente del brasiliano Rafael rimette in discussione la posizione di Morgan De Sanctis. Il trentaseienne portiere abruzzese ieri veniva dato per molto vicino alla Roma, destinazione cui preferirebbe soltato l’Inter, nell’ipotesi in cui i nerazzurri cedano Handanovic e Mazzarri riprenda con sé il suo numero uno. La prima scelta di Sabatini resta sempre Julio Cesar, che in Italia tornerebbe di corsa, ma per poterlo fare nella Roma dovrebbe accettare di ridursi di una discreta percentuale l’ingaggio che attualmente percepisce al Queens Park Rangers. Fresco di vittoria della Confederations Cup con il Brasile, Julio Cesar aveva detto che avrebbe fatto chiarezza sul suo futuro una volta tornato a Londra. Su di lui è forte anche l’interesse dello stesso Napoli, che lo vorrebbe come “fratello maggiore” di Rafael. Quello che è certo è che martedì a Trigoria si rivedranno facce giovani e conosciute: se Gianluca Curci già domani tornerà in prestito al Bologna, l’indomani oltre a Lobont e Svedkauskas, potrebbe essere convocato il diciannovenne Francesco Proietti Gaffi (lo scorso anno in prestito al Fano in Prima Divisione), se non addirittura Lorenzo Zonfrilli, dodicesimo in Primavera.