Svesto per un momento i panni della giornalista e infilo tacco dodici e mascara per fare una lucida analisi, una sorta di bilancio, sulla campagna acquisti della Roma.
Dov’è la novità? Nel metro di giudizio ovviamente. Basta con le valutazioni tecniche, l’attitudine al lavoro, la dedizione tattica, oggi parliamo di estetica!
Non mancherà alle tifose giallorosse Marquinhos, tanto talentuoso quanto acerbo; di certo preoccupano le voci di mercato che riguardano il ribelle Osvaldo e il sempre affascinante Borriello ormai prossimi alla partenza. Lasceranno inevitabilmente dietro di loro amarezza e desolazione.
E se Kevin Strootman è arrivato con tutte le carte in regola per rinforzare le fila dei belli e impossibili, mio caro Sabatini guai a toccare i due biondi romani. Il numero dieci si sa, brilla di luce propria, è una figura quasi aulica sul rettangolo verde dell’Olimpico; a questa immagine si contrappone DDR, esagitato in ogni sua manifestazione, che dimostra tutta la sua mascolinità con giugulare gonfia e barba importante, baciando la maglia e e sbraitando sotto la curva al momento del gol.
Ma attenzione, ce n’è per tutte le età: dal giovanissimo Alessio Romagnoli, faccia pulita, lineamenti decisi, il sogno delle teenager senza ombra di dubbio, passando per il CEO Italo Zanzi, imponente e massiccio ma con quegli occhioni blu da seduttore, fino a Rudi Garcia.
E per il tecnico ci vuole un capitolo a parte. Non me ne vogliano Zeman e Andreazzoli, ma quest’anno è proprio un bel vedere. Faccia da duro, mascella significativa (ricorda Capello in questo) e sguardo di ghiaccio, per un uomo che non deve chiedere mai.
A questo punto, direttore Sabatini, perchè vuole rovinare tutto con Gervinho? Al massimo Moscardelli…
Fonte: calciolab.com