(F. Bianchi) – L’ultima (aspettando la prossima) di mister Sepp Blatter, il dittatore del pallone: cambia il fuorigico. Aumenteranno i gol, proprio quello che vuole Blatter che ha reso sempre più difficile la vita ai portieri (voleva anche allargare le porte…) e agli arbitri e agli assistenti.
Quello che prima era fuorigioco, ora (da ieri, 1 luglio) non lo sarà più. “Non mi sembra una bella idea”, la bocciatura di Marcello Nicchi, capo degli arbitri italiani. “Creerà problemi al mondo del calcio, non tanto a noi che ci adegueremo. Aumenteranno le polemiche? Per me le polemiche non devono esistere”. Invece, ci sono (e ci saranno). In pratica, la Fifa “depenalizza” il fuorigioco, per cui le probabilità che un giocatore sia in posizione “passiva” (e quindi da non fischiare) aumentano sempre più. A vantaggio dello spettacolo? Non credo, sicuramente complicando la vita agli assistenti e a chi deve decidere. Ma Blatter vuole lo show…
Alfredino Trentalange, a capo del settore tecnico arbitrale, ha studiato il testo (in inglese) della Fifa, e presto ci sarà una circolare con la traduzione in italiano. Tocca adeguarsi, non si sfugge. Oggi intanto presentate le nuove squadre arbitrali per la prossima stagione (Braschi sarà confermato per la sua quarta ed ultima stagione): lasciano, per limiti di età, Giannoccaro e Romeo. Spiace per Giannoccaro, alla sua migliore stagione (era entrato nei top five). Ma Nicchi non vuole deroghe. Lascia Robert Antonhy Boggi, ex arbitro che aveva lasciato quando era arrivato il professionismo e aveva sfidato (perdendo) per la presidenza Aia.
Il prossimo anno saranno Stefano Farina e Domenico Messina a contendersi il posto di Braschi che nella sua terza stagione ha fatto benissimo e nella quarta vuole lasciare il segno. Gli arbitri continueranno a non parlare subito dopo le partite: giusto, a (stra)parlare sono già in troppi. Ma Nicchi è disponibile a confronti, a incontri tecnici. “Ma poi le squadre mandano il magazzinieri” dice il toscanaccio.