Duro lo sfogo di Mauro Zarate, una volta chiuso il capitolo Lazio:
“Avevo bisogno di sentirmi importante, di sentirmi amato. Voi sapete di cosa si tratta? Non ho bisogno di altro. Gli ultimi tempi sono stati molto duri per me. Nel novembre dello scorso anno mi sono allenato per l’ultima volta nella Lazio con la squadra e sentivo già di non avere la fiducia. Non ho giocato un minuto in 15 partite. Voi sapete di cosa si tratta? Mi ha colpito molto dal punto di vista sportivo. E‘ pazzesco. Hanno sbagliato, mi hanno fatto un sacco di danni. Guardavo una partita e andavo in bagno a piangere per non vedere mia moglie. Non riuscivo a guardare il calcio. E’ tremendo che non ti consentano di fare quello che ti piace. Da quando sono tornato dall’Inter il presidente della Lazio Claudio Lotito e la sua cupola non mi hanno calcolato. Una cupola? Sì. Il presidente e due o tre giocatori, più il direttore e il tecnico. Prendono loro le decisioni. Fanno le cose così”.
Fonte: Olè