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1X2 I precedenti più significativi di Roma-Hellas Verona

1X2 Roma-Hellas

Seconda giornata e, dopo il Livorno, ancora una neo-promossa per la Roma. Dopo i toscani, i giallorossi affronteranno infatti l’Hellas Verona di Andrea Mandorlini che sabato scorso ha sconfitto il Milan per 2-1. La partita di domani sarà sicuramente un test più probante per gli uomini di Garcia, sia da un punto di vista tecnico sia da un punto di vista storico: il Verona infatti, oltre a non sembrare una neo promossa visto il bel gioco e l’intensità mostrata con i rossoneri, può vantare nel suo palmares uno Scudetto, conquistato nella stagione 1984/1985.  In terra romana sono 24 i precedenti fra le due squadre con il bilancio che sorride quasi a 32 denti ai giallorossi: sono infatti 16 le vittorie dei capitolini contro le due dei veneti (di cui una, quella del 1972/1973 giocata sul neutro di Arezzo) con sei pareggi (cinque dei quali per 0-0). Da ricordare anche il precedente in Serie B della stagione 1951/1952 dove la Roma sconfisse il Verona per 1-0.

SEGNO 1

Da +4 a + 9 in soli 45′. E’ riassumibile così Roma-Verona. Reduci dal pari di Reggio Calabria contro la Reggina, gli uomini di Fabio Capello vogliono riprendere la loro marcia verso il titolo e per farlo danno il bentornato a  Batistuta che rientra dopo 3 settimane di stop. Parte forte la Roma con il numero 18 argentino che al 7′, libero in area di rigore, ha tra i piedi la palla del vantaggio, ma il tiro è debole e la difesa veronese sulla linea di porta spazza via senza troppi problemi. La doccia fredda, freddissima, gelata, arriva al 27′: cross di Oddo, Antonioli esce maldestramente in tuffo nella sua area piccola, Zago tocca la palla che carambola sul corpo di Camoranesi e finisce in rete. Tre minuti dopo le radioline cominciano a gracchiare di un gol della Juventus in casa contro il Brescia e il tabellone luminoso dell’Olimpico, qualche secondo dopo, dà la conferma: Juventus 1 Brescia 0, gol di Zambrotta. Si va al riposo con lo stadio ammutolito e con qualche fischio proveniente dalla Sud. Ma Capello negli spogliatoi sprona i suoi e dopo soli dieci minuti la Roma pareggia: Candela libera Totti, il quale crossa al centro per Montella che, con il difensore veneto Apolloni, in tuffo, si avventa sulla palla, con quest’ultimo che, sfortunatamente per il Verona, devia la sfera in rete per il gol dell’1-1. Sei minuti dopo la squadra giallorossa passa: tiro cross di Cafu per Batistuta che, al centro dell’area piccola, trova la deviazione vincente con un tiro al volo. I ragazzi di Capello trovano poi il 3-1 con Montella al 71′ ma il main event della giornata, e forse dell’intera stagione, viene annunciato ancora una volta dal tabellone luminoso dello Stadio Olimpico. A qualche centinaia di chilometri di distanza Roberto Baggio, un altro Divin della storia del calcio, al 86′ pareggia i conti al Delle Alpi: 1-1 fra Juventis e Brescia. Al fischio finale di Braschi è gioia vera. Roma prima a +9 sulla Vecchia Signora e nemica.

TABELLINO

Stadio Olimpico, 1 aprile 2001, 24^ giornata

Roma-Hellas Verona 3-1 (27′ Camoranesi(V),  55′ Apolloni (aut.), 60′ Batistuta,71′ Montella)

Roma: Antonioli; Zebina (1 St Rinaldi), Samuel, Zago; Cafu, Emerson, C. Zanetti (1′ St Tommasi), Candela; Totti; Montella (37 St Di Francesco), Batistuta. A disp.: Lupatelli, Mangone, Guigou, Balbo. All.: Capello.

Hellas Verona: Ferron; Oddo, Laursen, Apolloni, Teodorani (30 St Cvitanovic); Camoranesi, G.Colucci (33 St Franceschetti), L.Colucci, Salvetti, Melis; Bonazzoli (18 St Gilardino). A disp.: Doardo, Lanzaro, Mazzola, Adailton. All.: Perotti.

Arbitro: Braschi di Prato.

SEGNO X

All’Olimpico arriva la capolista…Verona. La sorpresa del campionato guida la classifica di Serie A con 9 punti e con un bottino di tutto rispetto: quattro vittorie e un pareggio. La Roma invece, reduce dalla sconfitta per 2-1 a San Siro contro il Milan di Liedholm e Di Bartolomei, bivacca in quint’ultima posizione con soli quattro punti. Entusiasmo alle stelle quindi per il Verona soprattutto dopo la splendida affermazione sulla Juventus di Boniek e Platini. Sin dalle prime battute la formazione giallorossa si rende pericolosa dalle parti di Garella che salva il risultato almeno in cinque circostanze su Pruzzo, Di Carlo e Iorio. Il Verona, di rimessa, ha tuttavia la possibilità di portarsi in vantaggio con Briegel, ma la conclusione del panzer tedesco non impensierisce Tancredi. Tutta la gara è un monologo giallorosso che si conclude quasi sempre fra le mani del portiere Garella, il migliore in campo per distacco. I giocatori giallorossi tessono a fine partita le lodi dell’ottimo portiere gialloblu. Ecco le parole di Iorio: “Garella non è un portiere, è un mostro”. Gli fa eco Oddi: “E’ un fenomeno”.

TABELLINO

Stadio Olimpico, 21 ottobre 1984, 6^ giornata

Roma-Verona 0-0

Roma: Tancredi; Oddi, Bonetti; Righetti, Falcao, Maldera; Di Carlo, Cerezo, Pruzzo, Buriani (Chierico), Iorio. A disposizione: Malgioglio, Ancelotti, Giannini, Graziani. All.: Clagluna-Erikson

Verona: Garella; Ferroni, Marangon; Tricella, Fontolan, Briegel; Fanna, Volpati, Galderisi (Turchetta), Di Gennaro (Bruni), Elkjaer.
A disp.: Spuri, MArangon II, Donà. All.: Bagnoli

Arbitro: Mattei di Macerata

SEGNO 2

Roma-Verona inizia nel ricordo di Giuliano Taccola, giovane portiere giallorosso scomparso due settimane prima a Cagliari, dove l’estremo difensore aveva seguito la sua squadra in occasione della trasferta sarda (era out per infortunio). L’attacco cardiaco occorsogli negli spogliatoi dello stadio sardo gli è stato fatale. Roma con il lutto al braccio dunque. Ma proprio il disagio psicologico e la tragedia ancora fresca nelle menti dei giallorossi deve aver giocato un brutto scherzo agli uomini di Herrara che al minuti numero undici vanno subito sotto: Bonatti dalla sinistra cerca e trova Vanello che da solo davanti a Ginulfi lo supera e porta in vantaggio i suoi. Al 52′ la Roma ha la possibilità di pareggiare su rigore ma Peira si fa ipnotizzare da De Min che neutralizza il tiro dal dischetto. L’errore pesa sulla squadra giallorossa che al 71′ concede il raddoppio allo stesso Vanello. Rete della speranza per i giallorossi di Peira che di testa, su cross di D’Amato porta il risultato sul 1-2, ma non basterà. Giallorossi battuti e superati in classifica dallo stesso Verona al’ottavo posto.

TABELLINO

Stadio Olimpico, 23 marzo 1969, 23^ giornata

Roma-Verona 1-2 (11′ e 71′ Vanella, 86′ Peira)

Roma: Ginulfi; Scaratti, Bet, Salvori, Carpenetti, Santarini, D’Amato, Orazi, Landini, Capello, Peira. A disp.: Ferrari, Pizzaballa. All.: Herrera.

Verona: De Min; Ripari, Ranghino, Mascetti, Batistoni, Madda, Vanello, Mazzanti, Traspedini (46′ Sega), Bonatti, Bui. A disp.: Colombo. All.: Cadè.

Arbitro: Picasso di Chiavari

Giovanni Parisi (@PariGio90)

 

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