(G. Piacentini) – Da ieri Pablo Daniel Osvaldo non è più un calciatore della Roma. L’annuncio del suo passaggio al Southampton è arrivato in serata, dopo che a Trigoria si erano definiti gli ultimi dettagli di una trattativa che andava avanti da giorni ma che si è sbloccata solo dopo Ferragosto, quando l’attaccante italo-argentino ha deciso di accettare la destinazione inglese, più volte rifiutata nelle settimane scorse. Seduti intorno al tavolo c’erano l’attaccante e i suoi due agenti, il d.g. Mauro Baldissoni e il d.s. Walter Sabatini oltre agli emissari del Southampton. Alla Roma andranno 15,1 milioni di euro, più 2 milioni di bonus «legati al raggiungimento da parte del club e del calciatore di determinati risultati sportivi». Osvaldo firmerà invece un contratto quadriennale ad oltre 3 milioni di euro netti a stagione, compresi i bonus. Già oggi l’attaccante volerà a Southampton per le visite mediche e la presentazione.
L’operazione è un affare per tutti: la Roma non svende un suo patrimonio – pagato 16 milioni compresi i bonus versati all’Espanyol legati alle presenze (57) e ai gol (28) – e riporta in attivo il saldo acquisti-cessioni mentre il calciatore, che non poteva rimanere nella capitale per la frattura ormai insanabile con la piazza, ritrova Pochettino, il tecnico che lo ha valorizzato a Barcellona. La cessione consentirà a Sabatini di avere maggiore margine economico nelle trattative per i rinnovi di Pjanic e Lamela (quello di Totti è un discorso a parte), i cui sacrifici non diventano più necessari.
Nella lunga partita del calciomercato, insomma, ieri si è segnato un altro punto – il primo è stato la cessione di Marquinhos al Psg per quasi 30 milioni di euro – in favore dei dirigenti romanisti, che sono riusciti ad ottenere il massimo da una situazione che fino a pochi giorni fa sembrava bloccata. Liberatosi del «peso » Osvaldo, ora Sabatini dovrà concentrarsi sulla ricerca di un sostituto all’altezza e a sistemare gli altri giocatori (Borriello, Taddei, Julio Sergio e Marquinho) in esubero per abbassare ulteriormente il monte ingaggi.
L’identikit del calciatore che dovrà rimpiazzare Osvaldo è quello di un attaccante duttile, capace di giocare centravanti ma anche di partire esterno nel tridente, quando Rudi Garcia avrà finalmente a disposizione Mattia Destro, che per la società rimane l’uomo su cui puntare una volta che si sarà ristabilito. Un calciatore «alla Vucinic»: non il montenegrino, naturalmente, ma uno che abbia caratteristiche simili. Non è un caso che negli ultimi giorni sia tornato di moda il nome di Adrian Lopez dell’Atletico Madrid, che risponde perfettamente al profilo ma costa tanto (la prima richiesta è stata di 18 milioni).
Più alla portata il portoghese Nani, che è in scadenza nel 2014 e si può prendere con 10 milioni. Controindicazione: gioca solo esterno. Si tinge di giallo la trattativa per Gonzalo Bueno: lui vuole la Roma ma il Nacional Montevideo a parità di offerta (3.5 milioni più bonus) preferirebbe cederlo ai russi del Kuban Krasnoda.