(G. Piacentini) – Sarà una Roma nuova, anche se il rischio concreto è che non sia ancora definitiva. Per quella bisognerà aspettare la fine del calciomercato, lunedì sera. Rudi Garcia però può sorridere perché in 24 ore ha visto crescere di due unità i calciatori a sua disposizione per la gara di domenica pomeriggio (ore 18, arbitra Giacomelli) contro il Verona all’Olimpico.
Il primo, Adem Ljajic, è arrivato direttamente da Firenze e sembra già pronto per dimostrare anche in giallorosso il talento messo in mostra in maglia viola. Il secondo, Kevin Strootman, rispetto al serbo ha dovuto fare molta meno strada, quella che separa l’infermeria di Trigoria dal campo di allenamento. La buona notizia di ieri è che il centrocampista olandese, infortunatosi alla caviglia nell’amichevole contro la Ternana del 17 agosto, si è allenato con i compagni. Nelle prove tattiche Rudi Garcia lo ha alternato con Bradley al fianco di De Rossi e Pjanic e un suo esordio, dall’inizio o a partita in corso, è molto più che una possibilità. D’altronde è lui il colpo del mercato, il top player annunciato (e non svelato) dal presidente James Pallotta quando il suo nome non era ancora mai stato accostato alla Roma. Se il tecnico francese avrà rassicurazioni dallo staff medico, non ci sono controindicazioni per un suo utilizzo, se non quello che in tutto il precampionato ha giocato insieme a Pjanic e De Rossi per sessanta minuti, appunto a Terni.
Per Ljajic, che sarà presentato oggi, è invece una questione di equilibri. Non tattici, ma di spogliatoio. Se infatti Garcia decidesse di mandarlo in campo dal primo minuto, potrebbe scontentare qualcuno. Ieri il francese ha mischiato le carte alternando il tridente che ha giocato a Livorno, composto da Florenzi, Borriello e Totti, ad uno formato da Ljajic (schierato a destra al posto di Lamela), Gervinho e dal capitano, l’unico che sembra sicuro del posto. Dalla scelta del centravanti dipenderà anche quella dei laterali: a Livorno la Roma ha giocato meglio e creato più occasioni quando Garcia ha tolto Borriello, un riferimento per i difensori avversari, e si è affidato a tre attaccanti di movimento, con Totti centravanti arretrato. Se il tecnico decidesse di proseguire su questa linea, e con Florenzi che in questo periodo va a velocità doppia rispetto ai compagni, il ballottaggio sarebbe tra Ljajic e Gervinho, entrambi all’esordio dal primo minuto.