(M. Evangelisti) – Non è semplice accontentare Rudi Garcia. In fatto di amichevoli è particolarmente esigente. Vuole squadre non italiane per abituare i suoi giocatori a diversi sistemi di gioco e a diversi ambienti. Vuole disputarle preferibilmente in trasferta. Vuole squadre in teoria più forti o più deboli della Roma in base alle necessità del momento. Vuole avversari cotti e vuole avversari crudi.
E’ per questo motivo che la società sta ancora cercando un contraltare per l’incontro di rifinitura messo in programma il 18 agosto, una settimana prima dell’inizio del campionato e una dopo il ritorno dalla tournée in America. (…)
L’allenatore ha idee oggi considerate moderne, idee alla Mourinho. La preparazione fisica vien giocando, nella sua cultura arricchita anche da una laurea in educazione fisica. I cali di intensità sono inevitabili nel corso della stagione, quindi è meglio non strizzare subito i giocatori con sedute atletiche pesanti. Si parte dagli schemi, il resto seguirà. Nessun pentimento sulla via di Trigoria da questo punto di vista. Però Garcia ha chiesto al preparatore atletico Luigi Febbrari di mettere velocemente i calciatori in azione. In maniera che i suoi rapidi movimenti di gioco possano essere assimilati e realizzati subito. (…)
Come dice Benatia: «Alla quarta giornata c’è la Lazio, prima però abbiamo altre tre partite da vincere» . Livorno in trasferta, Verona, Parma di nuovo fuori. C’è di che mettere in frigorifero un bel pacchetto di punti e neppure il paziente Garcia intende rinunciare all’occasione.