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CORRIERE DELLO SPORT Ljajic, la sorpresa in serbo

Ljajic

(R. Boccardelli)  Certo, le progressioni di Lamela a tagliare il campo lasciavano con il fiato sospeso, lasciando immaginare anche quando (troppo spesso) il Coco andava ad infrangersi sul penultimo o ultimo avversario, un futuro da vero top player con la maglia numero 8 giallorossa. E invece dopo quasi tre mesi di mercato e il campionato già iniziato, ecco nel giro di una settimana, il ribaltone. Lamela va al Tottenham e la Roma con un blitz vincente porta a casa Ljajic. (…) L’arrivo di Ljajic consente a Garcia di ristudiare l’attacco e forse di renderlo più imprevedibile. Sarà importante che non ci si pesti i piedi e soprattutto che Ljajic entri subito in sintonia con Totti, che è sempre un pensiero (calcistico) avanti a tutti. Se la coppia funziona, allora ci sarà da divertirsi, perchè non sarà facile arginare l’estro del giovane serbo abbinato ai suggerimenti che può fornirgli Totti. In ogni caso Adem va ad offrire a Rudi Garcia nuove soluzioni, in una squadra, tra l’altro, che promette di mutare ancora sul fronte d’attacco. (…)

ZAGO – Lo ha analizzato con l’occhio clinico del difensore prima di sentenziare che «Ljajic? Beh sì, può davvero essere utile alla Roma». Il dottor Zago ne è sicuro. Tra gli artefici di quello scudetto memorabile, stagione 2000/2001, anche l’ex giallorosso dice la sua sull’ultimo acquisto della Roma in ordine di tempo. «Ljajic è un giocatore cresciuto moltissimo con Montella e poi è giovane e rientra nella politica della Roma, la stessa degli ultimi anni. E’ giovane, sì. Ma è anche un calciatore che conosce il calcio italiano visto che ci gioca da qualche stagione. Ljajic è la linea della qualità che tende al futuro». Praticamente: un affare. (…)Quel che è stato è stato, e insomma adesso c’è Ljajic che sembra sposarsi perfettamente con il modulo scelto dal sergente Garcia. «Sì – va avanti -nel 4-3-3 farà grandi cose. Nella Fiorentina faceva il secondo attaccante. Qui farà l’esterno. Del resto, tecnicamente è molto bravo, veloce, quando punta l’uomo lo salta, nell’uno contro uno è spesso decisivo. Per questo è l’attacco il punto di forza della Roma. Gervinho, Totti, adesso Ljajic: sono giocatori che possono fare la differenza». (…)
PRUZZO – Se mai qualcuno avesse ancora e ulteriori dubbi sulle difficoltà di una piazza o dell’altra, Firenze contro Roma, ecco Roberto Pruzzo a spazzare via i nuvoloni dell’incertezza: «Mica è facile giocare alla Viola». Lui che l’ha fatto lo sa. Per questo la deduzione diviene semplice e apparentemente scontata: Ljajic saprà gestire le pressioni in giallorosso. «Secondo me sì. E poi a me piace molto – commenta Pruzzo – è davvero un ottimo acquisto fatto da parte della società. Anzi, di più: è un ottimo elemento in grado di affrontare un campionato che oltretutto già conosce. Può sicuramente dare molto al gruppo, all’ambiente, alla squadra». (…) Un modulo, che è il 4-3-3, fonte di ispirazione per gli offensivisti e credo per i santoni del gol. «Centravanti non può essere, non ce lo vedo – dice Pruzzo – Ljajic giocherà esterno. Può dare sicuramente imprevedibilità, velocità, qualche colpo importante. Ha tutte le caratteristiche per essere decisivo in questo gruppo». Insomma, anche per Pruzzo Ljajic è pronto al grande salto. (…)
COLONNESE – E poi, toh, la sparata: Ljajic come Savicevic? Francesco Colonnese si fa un sorriso e un tuffo nel suo passato: «Non scherziamo, io Savicevic l’ho marcato. Era molto più cattivo e ben più forte fisicamente». Certo è che lontano dai paragoni anacronistici e dalle rime in -ic, il nuovo acquisto giallorosso è di quelli che etichetteresti come un gran colpo. Anzi, come dice Colonnese, «è un giovane dalle grandi motivazioni. Ma soprattutto è un ottimo giocatore, dotato di buona tecnica e in grado di sfoderare colpi nell’arco di tutta la partita». Come o anche più diLamela? La domanda non è capziosa. «Lamela è un giocatore che ha fatto molto bene con la maglia della Roma. Ma non bisogna guardare solo i singoli, è inutile. Una stagione non la puoi basare su un giocatore solo. E poi – va avanti Colonnese – secondo me quest’anno la Roma è molto più solida, una squadra tenace, caparbia, completa. Forse l’anno scorso aveva qualche solista in più. Oggi mi sembra una formazione tutta d’un pezzo, in grado di poter affrontare ogni partita nel modo migliore dall’inizio alla fine».
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