(A. Catapano) Inutile provare a scorgere crepe nel faccione sorridente di Italo Zanzi, inutile chiedergli lumi sul mercato giallorosso. Il centravanti? Il difensore? Le cessioni di Borriello e Marquinho? Non sono argomenti che riguardano il Global Ceo romanista, numero due della società. Lui si limita a dare il benvenuto a Ljajic. Ed è proprio il nuovo acquisto a regalarci una notizia: «In attacco stiamo bene così, non servono altri rinforzi. E io sono pronto a scendere in campo contro il Verona».
Attacco Totti, Destro, Gervinho, Florenzi, Borriello, e Ljajic. Numericamente, nulla da dire. Ma Totti ha quasi 37 anni, Destro non ha ancora ricominciato a correre e Gervinho ha qualche problema di ambientamento. Ecco perché un’altra punta servirebbe. Demba Ba? Gignac? Gomis? Hernandez? Bergessio (cessione di Barrientos permettendo)? Tutti nomi sul taccuino di Sabatini, d.s. con tante idee ma pochi soldi. Le cessioni eccellenti sono servite a ripianare le perdite ma non hanno abbassato il monte ingaggi. La vendita di Borriello, che non ha convinto granché Garcia e guadagna 4 milioni netti, avrebbe spalancato le porte ad un nuovo centravanti. Ma l’operazione non è andata in porto e se non si sbloccherà nelle prossime ore, la Roma proporrà a Borriello di spalmare l’ingaggio e convincerà Garcia che è l’uomo giusto per sostituire Osvaldo.
Difesa A quel punto, i pochi soldi spendibili serviranno a rafforzare la difesa. Sabatini ha perso Sakho ma ha offerto a Cellino 7,5 milioni per la metà di Astori. In attesa di una risposta, deve pure convincere Burdisso a tornare in Argentina, altrimenti qualcuno sarà di troppo.