(A. Pugliese) E mentre i tifosi giallorossi alla fine implorano Lamela di non andar via, Garcia allontana così l’incubo mercato. «E’ una questione che stasera non mi interessa, ora voglio gustarmi questa vittoria. Siamo stati bravi ad avere pazienza e fiducia. La gioia della squadra sul primo gol mi piace molto. E poi sono felice perché finalmente non abbiamo preso gol e perché ha segnato De Rossi, che per noi è un simbolo». Come lo sta diventando Florenzi. «Lui è uno che sa giocare di prima e che fa cose interessanti, oltre a segnare spesso. Il telefono? «La radio non funzionava. Sapete che uno dei miei collaboratori va in tribuna nel primo tempo, abbiamo bisogno di parlare. E poi in Francia si può fare…». Sbagliato. E quando si torna sul mercato, sorride e glissa così: «Zanzi dice che siamo a posto? Vorrà dire che ci parlerò…».
Liberazione Insomma, la festa parte da De Rossi, a segno 469 giorni dopo l’ultima gioia (13 maggio 2012, CesenaRoma) «Fare gol non è mai stata la mia priorità, però ci facevo caso— dice lui —. Ho sempre fatto 45 gol a stagione, lo scorso anno è andata male anche su questo. Fa piacere ricominciare bene». In tutti i sensi, chiaramente. «Abbiamo dominato, finalmente senza prendere gol. Siamo una squadra compatta, vera, con gente che sa soffrire. Ma abbiamo vinto con il Livorno, non abbiamo fatto niente». Di certo, però, questo gol può aiutarlo a tornare ai vecchi albori. «A Trigoria mi vogliono tutti bene, è la mia famiglia, la mia seconda casa. E quando vivi un momento negativo, le gioie vanno condivise. Garcia? Ci ha dato un’identità precisa, ma ce l’avevamo anche lo scorso anno e con Luis Enrique. Rudi mi sembra un buon mix di cose positive dei due che lo hanno preceduto, ma è presto per dirlo». Anche Francesco Totti è soddisfatto: «Siamo partiti con il piede giusto, i tre punti erano il nostro obiettivo ma siamo solo all’inizio».
Astori La Roma intanto ora accelererà per alcune operazioni di mercato, a cominciare assolutamente da Davide Astori, per arrivare al quale bisognerà ora convincere il Cagliari e trovare una sistemazione a Burdisso. Contemporaneamente, Sabatini proverà a portare l’assalto decisivo a Ljajic tra oggi e domani e chiudere per Hernandez, in rotta con il Palermo. L’operazione si può fare in comproprietà, coi giallorossi pronti a versare al Palermo circa 5 milioni per la metà del cartellino dell’attaccante uruguaiano.