(A. Gozzini/G. Sardelli) Convocato. E bacchettato. Nel motore di ricerca viola, la parola più cliccata negli ultimi due mesi è Ljajic. Un tira e molla sul contratto che aveva già stancato una città. Adesso la questione ha sfinito anche Montella: «Sono stufo di questa situazione. Adem nella seconda parte della scorsa stagione ha dimostrato qualcosa. Maè altrettanto vero che ha ricevuto vicinanza dalla società, partecipazione dai compagni e considerazione dall’allenatore. Non ho il tempo, la voglia e la pazienza di aspettare: anche perché il ragazzo non è sereno. Quindi dal mio punto di vista, quello tecnico, vado dritto per la mia strada». Ljajic andrà comunque in panchina, essendo tra i 23 convocati. «Non so come lo accoglieranno i tifosi – continua Montella. È giusto che ognuno faccia quello che si sente».
Ora X Intanto oggi il manager dell’attaccante, Ramadani, sarà a Firenze. E insieme al papà del ragazzo, Samir, andrà al Franchi a vedere la partita. Poi i tre intavoleranno l’incontro decisivo dove emergerà la «Ljajic verità». Che domani verrà comunicata e ridiscussa con la Fiorentina, che nel frattempo ugualmente rifletterà sul da farsi. Senza rinnovo Adem andrà via. Su di lui sempre Roma e Atletico Madrid, con il Milan alla finestra. Per la Fiorentina l’uscita di scena di Ljajic resta la soluzione più probabile e non a caso si è già mossa con concretezza: è già stato bloccato il talentino Ante Rebic, classe ‘93, punta mobile (dunque adatto al 352 di Montella) dell’RNK Spalato. Ci sono anche i dettagli dell’affare: 4,5 milioni il preventivato esborso viola, 600 mila euro d’ingaggio annuale al giocatore, 20% del ricavato sulla futura vendita da girare al club croato. Accordo però vincolato alla vendita di Ljajic. (…)