(A.Pugliese) – Se in difesa serviva un uomo di personalità, la Roma probabilmente l’ha trovato. Se poi serviva anche un esterno destro titolare migliore di quelli visti negli anni passati (Rosi e Piris), anche qui l’impressione è di aver centrato il colpo. Oddio, che Maicon fosse più forte di quelli che l’hanno preceduto in giallorosso è il segreto dell’acqua calda, ma che questo Maicon fosse già pronto per nuovi successi invece è una dolce sorpresa che si è materializzata in America. Dove, tra l’altro, Maicon ha dimostrato già quella leadership di cui la Roma ha bisogno, arrivando addirittura a rimproverare Garcia per un mancato cambio durante la sfida con il Chelsea.
Pronto Maicon in America ha cominciato ad accelerare nella seconda parte della tournée, quando a Boston ha giocato gli ultimi venti minuti della partita in famiglia. Alternando lavori sul campo a quelli in palestra, lo staff tecnico della Roma lo ha riportato quasi in linea con i compagni, nonostante venisse da un’annata sfortunata (al City) ed un mese senza fare niente. Ma la forma era già buona, nonostante le chiacchiere che avevano accompagnato il suo arrivo. Poi ci ha pensato lo stesso Maicon a dimostrare di essere ancora un giocatore vero, con le prestazioni di Toronto e Washington, dove ha giocato oltre un’ora e dove è arrivato a rimproverare Garcia per il mancato cambio nei tempi previsti. Tanto che il tecnico francese (voleva un test di livello prima di Livorno, dovrà accontentarsi del test del 17 in casa della Ternana, opening day invece posticipato al 21 agosto) lo ha sostituito subito. Sorpreso dalla reazione, ma felice di avere un giocatore «con le palle».
Contratto in arrivo Intanto, però, prima del 25 agosto va chiusa la pratica Totti. La Roma e l’entourage del capitano si parleranno venerdì, quando il d.g. giallorosso Mauro Baldissoni incontrerà Adolfo Leonardi, il commercialista di Francesco. Si lavorerà per un rinnovo fino al 2016 (da stabilire se un biennale, o un uno più uno, possibile il coinvolgimento della Nike), dopo che in America Pallotta ha detto a Totti di stare tranquillo, e che tutto si sarebbe risolto presto. Pallotta che, tra l’altro, a Sport Illustrated ha dipinto la Roma così: «E’ una squadra, ma i giocatori devono sentirsi in una famiglia, non come fossero dei servi. I ragazzi che vengono dal Brasile, dall’ Argentina, o dalla Croazia devono sentirsi a casa». Detto che molti vorrebbero essere servi come dei giocatori di calcio, Pallotta chiude così: «La Roma è il brand più sottovalutato al mondo, se riusciremo a fare tutto quello che vogliamo fare sarà una grandissima opportunità». Istruzioni per l’uso, prima di tutto vincere. E in questo uno come Maicon più aiutare. E molto.