(A.Catapano) Leader, suo malgrado. Non per scelta, ma per necessità.Della Roma. Del resto, nei momenti di inquietudine bisogna ancorarsi alle poche certezze che si hanno, è una regola di vita. E in una squadra ancora in costruzione, in balia delle correnti di mercato, per giunta con un allenatore appena sbarcato a queste latitudini, avere Kevin Strootman al volante fa stare più tranquilli. Guidatore esperto a dispetto dell’età, nel traffico del centrocampo si trova perfettamente a suo agio, sa come intercettare la palla e dove indirizzarla, ha l’accelerazione necessaria a superare gli avversari e la carrozzeria sufficientemente solida per tamponarli. Visione di gioco, capacità di inserimento, senso del gol: proprio un centrocampista completo. Logico che Garcia si faccia prendere da dubbi atavici quando deve schierarlo, se regista o intermedio, comunque nella zona nevralgica del campo. E assolutamente comprensibile che Van Gaal gli abbia già consegnato la fascia di capitano dell’Olanda vicecampione mondiale.
ULTIMI KM A proposito, avete visto il gol che ha segnato mercoledì al Portogallo? Praticamente, la sintesi delle migliori caratteristiche di Strootman: senso della posizione, controllo di palla e tiro, un sinistro teso e senza scampo. Un’altra bella iniezione di fiducia, che gli ha fatto dire: «Sono soddisfatto dell’inizio della mia avventura a Roma, le cose stanno andando bene e sono ansioso di cominciare ufficialmente la stagione». Oggi pomeriggio, a Terni, Strootman e compagni completeranno il rodaggio, gli ultimi chilometri prima di accelerare sul serio. Il test contro la Ternana servirà a registrare i meccanismi, soprattutto del centrocampo. Garcia schiererà tutti i suoi gioielli: Pjanic-De Rossi-Strootman, il reparto forte della Roma, e vedremo cosa riusciranno a combinare. «Daniele è convinto che abbiamo una squadra che può lottare per i vertici in Italia – ha raccontato Strootman –, e io sono sempre più d’accordo con lui».
A TEMPO Felice, che Kevin abbia scelto la Roma, lo è anche Louis Van Gaal.«Quando gli ho parlato di questa possibilità mi ha dato la sua fiducia – racconta l’olandese –. Lui crede che io sia il tipo che dopo una o due stagioni in una squadra ha bisogno di qualcosa di diverso…». E di più prestigioso. Perciò, cara Roma, goditelo finché puoi.