(U.Trani) Garcia si presenta bene. E per vincere al Picchi, non ha bisogno nè di Osvaldo nè di Lamela. E nemmeno del centravanti.Quando esce Borriello, ci pensa Totti, diventato prima punta, e gli altri romani, De Rossi e Florenzi che firmano il primo successo della Roma nella nuova stagione e in Italia del tecnico francese. Bastano per il 2 a 0 contro il Livorno, successo ampio, con traversa del capitano e palo di Florenzi, e dunque giusto. E senza subire gol, cosa mai accaduta nelle varie amichevoli fin qui disputate.
LE SCELTE INIZIALI – Passerella dei dirigenti, al gran completo, durante il riscaldamento, anche per dar forza al nuovo corso: in campo Zanzi, Baldissoni, Sabatini e Fenucci. I giocatori hanno una tshirt bianca con la scritta Andrea sarai sempre con noi, in ricordo del ventinovenne Servi, ex giallorosso scomparso venerdì. Garcia riparte dal gruppo dell’anno scorso, con tre innesti, tutti in difesa: De Sanctis, Maicon e Benatia che comunque conoscono bene il nostro torneo. In più Borriello, nemmeno sicuro di restare a Trigoria. Senza Strootman, spazio a Bradley. Lamela è in panchina, aspettando il Tottenham. Il collega Nicola debutta in A come cinque uomini dello schieramento di partenza: Ceccherini, Emerson, Valentini, Schiattarella e Luci. E’ per otto-undicesimi la squadra terza classificata in B. I tre nuovi sono Bardi, portiere dell’Under 21, Valentini, difensore argentino, e Greco, ex centrocampista giallorosso di rientro dalla Grecia.
SUBITO IL CAPITANO – Totti inizia il suo ventiduesimo torneo con il contratto in scadenza (nei prossimi giorni ne discuterà il suo commercialista) e con una verticalizzazione per Florenzi che, messo solo davanti a Bardi, calcia di punta e si fa bloccare il tiro dal portiere. La partenza, insomma, è promettente. La Roma non molla mai la presa e si tiene l’iniziativa anche se il ritmo è lento. Tanto possesso palla, ricominciando dalla difesa, per non esporsi al contropiede che, per la verità, il Livorno nemmeno cerca. Nicola parte con il 3-5-2, ma i difensori sono sempre cinque e Paulinho spesso è solo davanti perché Belingheri rientra a centrocampo ad aiutare un reparto davvero mediocre. Borriello fa poco, ma non riceve palloni. Balzaretti avanza senza però essere efficace, Maicon si amministra e fa bene. Va alla conclusione di sinistro infilandosi tra due avversari in area: Bardi respinge. Bradley fatica a entrare in partita, come Pjanic. De Rossi comincia basso, poi conquista un po’ di campo. De Sanctis agguanta a terra una punizione dalla distanza di Emerson, Totti scheggia la traversa con un destro da quasi trenta metri. Nicola, dopo la mezz’ora, toglie Gemiti per Mbaye.
SE TELEFONANDO – Garcia, nel finale del primo tempo, fa una telefonata, novità del suo debutto in campionato: rischia una multa, non è consentito. E’ in contatto con il collaboratore Bompard che studia la partita dalla tribuna con Beccacioli. Ricevute le informazioni, le mette per iscritto su un blocco: il francese corregge la Roma per vincere la gara. Un esordio vincente in campionato non si vedeva da sei anni, dai tempi di Spalletti.
GERVINHO IL PORTAFORTUNA – De Rossi, dopo l’intervallo, lancia Florenzi che colpisce di sinistro: Bardi in due tempi. Garcia, al quattordicesimo, fa la mossa decisiva: fuori Borriello e dentro Gervinho che va a sinistra. Totti è il centravanti e fa partire ancora Florenzi: destro e palo. Il vantaggio al ventesimo: da sinistra il capitano acchitta il tiro a De Rossi. Destro da fuori area per l’1 a 0 e per interrompere finalmente il lungo digiuno: ultima rete a Cesena, il 13 maggio 2012, nel pomeriggio dell’addio di Luis Enrique. Il bis al ventiduesimo: punizione profonda di Castan e sinistro vincente di Florenzi per il 2 a 0. Per festeggiare si fa male alla spalla e poco più tardi lascia la fascia destra a Marquinho. Nel finale Taddei per Pjanic e Garcia festeggia la prima applaudendo i tifosi.