(A.Angeloni) – Arrivato Gervinho, Rudi Garcia potrà contare su un’ala affidabile (perché lo conosce dai tempi del Lille) e quindi proporre il suo 4-3-3 con le necessarie varianti sul tema (Totti esterno, Lamela centravanti e così via), più il 4-2-3-1. In entrambi i casi c’è bisogno dell’apporto dei terzini che, nel calcio di Garcia, sono vere e proprie ali. Velocità, potenza fisica, bravi nel difendere e attaccare.
ASPETTANDO DOUGLAS
Maicon è la scommessa delle scommesse. Il nome, certo, mette paura. Maicon, quello del triplete nerazzurro. Una specie di treno che ha deliziato il popolo interista. Esplosivo, tecnico, inarrestabile. Mette paura però anche il fatto che, il brasiliano, reduce dal flop con il City, da quando indossa la casacca giallorossa, è andato in campo con i compagni una volta, venerdì. Mai un minuto in campo, sia nelle due amichevoli in Val Pusteria, sia in quelle statunitensi. Domani, a Toronto, sarà ancora spettatore e difficilmente lo vedremo con il Chelsea del suo amico Mourinho. Sarà pronto per il campionato, dicono. Ci crediamo. Garcia ci spera. Ma ad oggi la curiosità che accompagna i tifosi della Roma nel vederlo in campo sta diventando mistero.[…]
UN BALZA IN AVANTI
La nota lieta di questo doppia fase di preparazione, per quanto riguarda i terzini, è Federico Balzaretti. Pure lui reduce da una stagione negativa. L’ex Palermo, come si dice in gergo, già mostra una buona gamba. Qualcuno, scherzando, ha anche fatto notare come Federico abbia imparato a crossare, vedi ultima amichevole con le Stars della Major League. Brillante Balzaretti, effervescente Dodò che, a differenza dello scorso anno, ha sostenuto tutto il peso della preparazione. Reagendo anche bene, tra l’altro. Dodò ha tutto, corsa, tecnica, gli manca un po’ di coraggio e consapevolezza dei propri mezzi. Si farà. Molto lavoro tecnico ieri per gli uomini di Garcia prima della partenza per Toronto. Il tecnico ha diviso i suoi in tre squadre per un torello negli spazi stretti. Poi, partitella a due tocchi a campo ridotto. Lo scopo: riuscire a fare 10 tocchi consecutivi senza che la palla venga intercettata.[…]
IL MARCHIO DI PALLOTTA
Il presidente della Roma, James Pallotta, ha spiegato il motivo secondo il quale dal marchio è sparito l’acronimo AS. «Costruendo il brand molta gente non sapeva cosa fosse AS. Molti mi chiedevano: «Hei, come va l’AC Roma? E questo mi uccideva più di ogni altra cosa. Nessuno capisce cosa significhi AS e, alla fine, è una squadra di calcio a Roma. Roma è piuttosto semplice, a tutte le età». E Totti, che a quanto pare sembra non avere età, ha girato una clip attraverso la quale lancia l’immagine della Roma negli Stati Uniti.