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IL ROMANISTA Chierico: “E gli Spurs che hanno ceduto Bale?”

Odoacre-Chierico

(M. Macedonio) Assieme a Giacomo Losi e a Sebino Nela era mercoledì pomeriggio all’Olimpico per l’Open Day di presentazione della squadra. E, chiamato a dire la sua sul momento delicato che sta attraversando la campagna acquisti della Roma a pochi giorni dalla chiusura, Odoacre Chierico, campione d’Italia nell’83 con la maglia giallorossa, si dice per nulla preoccupato per come la società sta operando sul mercato. Al contrario, è fiducioso e ottimista riguardo a quello che potrà essere, per i colori ai quali è da sempre legato, l’andamento della prossima stagione.

«Ero allo stadio – dice l’ex ala classe ’59 – perché invitato. Ci sono andato molto volentieri perché ho sempre a cuore il cammino e le vicissitudini della Roma. Che dire? La mia impressione è che la Roma stia cercando di lavorare come deve fare una società che ha la necessità, innanzitutto, di far quadrare i conti. Ci sono evidentemente dei sacrifici da fare e, quando si devono portare a casa delle plusvalenze, è giusto che un’azienda si muova in tale direzione. E alla luce dei bilanci di tante società, credo che sia l’unico modo corretto di agire, oggi».

Non la preoccupa un mercato che,dopo la cessione di Marquinhos,ha visto quella di Osvaldo e,ora,alla vigilia dell’inizio del campionato,anche quella imminente di Lamela?

«Per quanto riguarda Osvaldo, devo dire che come calciatore mi è sempre piaciuto. Però, vanno messi sul piatto della bilancia anche i comportamenti. E, come ripeto spesso, è meglio puntare su un giocatore magari più umile, ma disposto ad impegnarsi e ad essere propositivo all’interno del gruppo, perché entusiasta di lavorare, piuttosto che su un campione che non ha voglia di sacrificarsi o di stare a determinate regole, che in uno spogliatoio vanno sempre rispettate. Quanto a Lamela, se la Roma ritiene di poter realizzare una plusvalenza importante, trovo giusto che la faccia. Credo che ci sono in giro tanti giocatori con i quali la Roma può rimpiazzare l’argentino. Non conosco bene Gervinho, ma se è una scelta dell’allenatore, mi fido delle sue indicazioni e bene ha fatto la società ad accontentarlo».

Non viene sconfessato,in via definitiva, quel “progetto giovani”su cui si diceva di voler puntare fino a pochi mesi fa?

«Sicuramente è così. Ma se andiamo a guardare in casa d’altri, anche il Tottenham ha dato via il suo pezzo migliore, Bale, ad una cifra peraltro iperbolica. E grazie a quella cessione, potrà rafforzarsi prendendo altri giocatori. Gli acquisti fatti dalla Roma mi sembrano tutti di prima qualità, da Strootman a Benatia, ma anche da Maicon a De Sanctis. E, a proposito di questi, va detto che quando si cresce con l’età si matura anche sotto altri profili, che possono portare giovamento sul campo e nel gruppo. A mio avviso, la Roma si è finora mossa bene e sono convinto che, prima della chiusura del mercato, il direttore sportivo e la dirigenza faranno quegli acquisti che mancano per completare la rosa. La partita con il Livorno è certamente importante ma anche una di quelle che si possono affrontare con qualche defezione. E, iniziando il campionato con il mercato ancora aperto, sono tante le squadre che devono essere completate. E tra queste, anche la Roma. Onestamente, sono fiducioso. Mercoledì scorso ho visto tanto entusiasmo, anche da parte della tifoseria, e questo mi conforta. Anche se l’entusiasmo potrà essere spento o acceso in base alle prestazioni e ai risultati che si porteranno a casa. Ripeto: la Roma sta facendo bene, perché oggi si deve pensare anche all’aspetto economico e finanziario di una società. Aspettiamo il 2 settembre per giudicare, anche se, finora, il suo mercato mi sembra positivo. E io guardo al futuro con grande ottimismo».


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