(V. Meta) – Lamela regolarmente in campo al Liberati, Pjanic pure, Osvaldo rimasto a casa, nonostante nell’elenco dei convocati per l’amichevole con la Ternana ci fosse anche lui. Motivazione ufficiale, un risentimento muscolare, di fatto un’indicazione piuttosto chiara, non soltanto rispetto a un addio che a questo punto è più che probabile, ma anche riguardo all’atteggiamento della Roma, la cui intenzione è di chiudere la cessione entro mercoledì prossimo, giorno della presentazione della squadra all’Olimpico.
L’offerta più concreta (e anche più sostanziosa) è arrivata dal Southampton, pronto a fare di Daniel il giocatore più pagato della storia dei Saints, lui ha preso tempo perché l’idea di raggiungere Pochettino in una squadra che lo scorso anno ha fatto fatica a salvarsi non lo entusiasma, però ci sta pensando e nelle ultime ore il suo no sembrerebbe un po’ meno netto. Non bastassero le 60mila sterline a settimana messe sul piatto dal presidente Nicola Cortese, per convincere Osvaldo si è dato da fare in prima persona il tecnico Pochettino, che lo conosce bene per averlo allenato all’Espanyol nello scorcio migliore della sua stagione. Finora l’attaccante ha preferito aspettare segnali dal Tottenham che, scrivono in Inghilterra, avrebbe pronta un’offerta da quindici milioni, tre in meno di quanto proposto dal Southampton. Offerta che però non è stata formalizzata, anche perché il principale oggetto del desiderio di Baldini è Erik Lamela, che comunque, salvo proposte indecenti, a Trigoria non sono disposti a cedere.
Per Osvaldo resta viva anche la pista che porta in Spagna, dove lo hanno cercato Atletico Madrid (con cui la Roma aveva trovato un accordo già a fine maggio) e Valencia. In questi giorni i due club sono in contatto per via di Adrian Lopez, centravanti in rotta con Simeone che a Madrid hanno accostato anche alla Roma parlando di un’offerta da diciotto milioni. Sul giocatore c’è da qualche settimana proprio il Valencia e con la sua cessione l’Atletico libererebbe il posto per Osvaldo accanto a David Villa.Sullo sfondo resta l’Inter, che sarebbe destinazione gradita al numero nove (che resterebbe volentieri in Italia), ma che in attacco ha già Palacio, Milito e il giovane Icardi. Il tutto a quattro giorni dalla presentazione ufficiale all’Olimpico, data entro la quale Sabatini e Baldissoni vorrebbero mandare in porto la cessione. Il che non significa che siano disposti a svenderlo, anzi. D’altra parte, una sua permanenza diventa a questo punto parecchio complicata, non tanto per ragioni tecniche (la stima di allenatore e compagni gli è stata più volte testimoniata), quanto per i rapporti con l’ambiente, che sembrano difficilmente recuperabili, alla fine di un’estate costellata di fischi e insulti, ultimi quelli apparti sul marciapiede davanti all’abitazione di Osvaldo il giorno di Ferragosto.
Intanto, sempre dall’Inghilterra arriva la voce che vorrebbe il Manchester United pronto a offrire il portoghese Nani per arrivare a Miralem Pjanic, che ha estimatori anche a White Hart Lane. Affare difficilmente fattibile, però: in primo luogo, perché il bosniaco è considerato da Rudi Garcia un punto fermo del centrocampo e poi perché Nani non convince del tutto Sabatini. In entrata il nome caldo è sempre quello di Gonzalo Bueno, per il quale la Roma sta cercando di battere la concorrenza dei russi del Kuban Krasnodar.