(V. Meta) – Per verderli parlare fra campo e panchina bisognerà aspettare ancora un po’, ma intanto Rudi Garcia e Mattia Destro sono finalmente riusciti a salutarsi guardandosi bene in faccia. A quasi due mesi dall’ultima apparizione in campo con la maglia azzurra dell’Under 21, il centravanti è tornato a condividere il Bernardini con il resto dei compagni (nazionali a parte), anche se per il momento deve accontentarsi di guardarli dalla palestra, dove ha continuato a lavorare con il fisioterapista Valerio Flammini, che nelle ultime settimane è diventato più o meno la sua ombra, seguendolo ovunque fra Roma e il centro nel bresciano. Il recupero non è più lontanissimo, per quanto difficilmente Garcia potrà avere a disposizione il numero 22 prima di una quarantina di giorni.
I due finora non si erano mai nemmeno incrociati: quando il tecnico si è presentato a Trigoria per la prima volta, Mattia (come il resto della squadra) era ancora in vacanza, mentre al momento del raduno l’attaccante era rimasto fuori dall’elenco dei convocati per via dell’infortunio al ginocchio che si trascinava dall’Europeo Under 21 e che non gli avrebbe permesso di allenarsi. Quando la Roma è tornata da Riscone per lavorare qualche giorno al Bernardini poi Mattia era tornato a Brescia per seguire il programma di recupero nel centro vicino a Sirmione e al suo rientro in città, compagni e tecnico erano già volati negli Stati Uniti. Ieri finalmente Destro e Garcia hanno potuto salutarsi di persona: con Osvaldo e Borriello in forte odore di partenza, l’ex Siena sa bene che le maggiori responsabilità in attacco ricadranno sulle sue spalle e il suo unico pensiero è tornare a stare bene per poter rispondere sul campo alle aspettative di tecnico e tifosi.
Al mattino, nel primo allenamento dopo le due giornate di riposo concesse da Rudi Garcia al rientro dalla tournée statunitense, il tecnico ha fatto svolgere alla squadra (cui mancavano in tutto tredici giocatori, impegnati con le rispettive nazionali) una seduta incentrata principalmente sulla tattica: dopo un breve riscaldamento, l’attenzione si è concentrata sugli schemi d’attacco e una partitella 7 contro 7 ha concluso l’allenamento nel caldo torrido a ridosso di mezzogiorno. Lavoro atletico nel pomeriggio, con la squadra rimasta in palestra e i soli portieri ad allenarsi in campo. Soltanto domani Garcia riavrà a disposizione un gruppo un po’ più ampio (ma non ancora al completo), nella seduta mattutina che aprirà il Ferragosto dei giallorossi, penultimo allenamento in vista dell’amichevole di sabato pomeriggio al Liberati contro la Ternana (biglietti in vendita da ieri nei punti vendita del circuito Booking Show).
LONDON CALLING Ferragosto londinese per Sabatini e Baldissoni, almeno in parte. I due dirigenti ieri erano a Londra. Dall’Inghilterra dicono per incontrare i vertici del Tottenham (a cominciare dall’ex collega Franco Baldini): oggetto dell’incontro, gli attaccanti. Osvaldo, innanzitutto, il nodo irrisolto del mercato romanista, nonostante la pubblica stima nei suoi confronti dichiarata sia da Rudi Gracia sia da Daniele De Rossi. L’italo-argentino ha già detto no a Southampton (che potrebbe ancora alzare l’offerta) e Zenit San Pietroburgo, ma a White Hart Lane andrebbe volentieri. Peccato che gli Spurs preferiscano decisamente Erik Lamela, per il quale – scrivono ancora in Inghilterra – sarebbero pronti a mettere sul piatto un’offerta vicina ai trentacinque milioni di euro. Sabatini, però, non ha alcuna intenzione di lasciar partire il Coco, punto fermo di qualsiasi modulo Rudi Garcia decida di adottare. Al Tottenham piacerebbe molto anche Miralem Pjanic, solo che il tecnico francese non vuole saperne di privarsi di lui. Sempre che, magari ad affare Bale concluso, non arrivi una proposta indecente.