(A. Austini) – Vendere e poi, semmai, comprare. La Roma si avvicina alla chiusura del mercato con la necessità di partenza: continuare a fare cassa. Non basta il saldo di 20 milioni abbondanti accumulato finora tra acquisti e cessioni per far quadrare i conti.
Cento è il numero che spiega tutto. Milione in più, milione in meno, tanto costa al momento il parco giocatori di una rosa extralarge. Non una sorpresa per gli americani e Unicredit (ormai sempre più defilata) che dovranno immettere altre risorse a breve nella società per mantenere stabilità finanziaria alla Roma.
Ieri un veloce aggiornamento del bilancio è stato fatto in un breve cda convocato per approvare alcuni passaggi tecnici, tra cui la ratifica della carica di direttore generale di Baldissoni. Con lui è rimasto a Trigoria Massara, mentre Sabatini è a Milano per la stretta finale sulle trattative. Le priorità iniziano per «B». Borriello da una parte, Burdisso dall’altra sono i due giocatori che potrebbero aprire il varco per eventuali acquisti. La Roma ha più fiducia sulla partenza last minute del centravanti, che molto probabilmente sarà comunque convocato per la gara con il Verona. Il West Ham lo corteggia e il Genoa non lo ha dimenticato: sempre possibile lo scambio con Gilardino, anche se Sabatini preferirebbe virare su altri obiettivi.
La cessione di Borriello e il relativo risparmio del suo ingaggio «monstre» consentirebbe alla Roma di chiudere l’operazione Demba Ba, a patto che il Chelsea accetti di darlo via in prestito con diritto di riscatto. Con un paio di milioni netti i giallorossi si porterebbero a casa il franco-senegalese almeno per una stagione, potendo risparmiare le mensilità di luglio e agosto. È stato il Chelsea a offrirlo, ma si è inserito il Newcastle dove Demba Ba ha già giocato e ha lasciato ottimi ricordi. Per questo vanno tenute in vita altre opzioni. Nelle ultime ore ne è spuntata un’altra dalla Francia: il Marsiglia ha offerto Gignac, attaccante richiamato di recente da Deschamps in nazionale. A Garcia non dispiace affatto, i dirigenti sono meno convinti. Così come non suscita particolare entusiasmo il nome di Gomis del Lione, proposto nei giorni scorsi insieme ad altri francesi.
Con Matri ormai destinato al Milan, alla Juve è ancora disponibile Quagliarella (anche lui in trattativa con il West Ham…): sulla carta si potrebbe profilare uno scambio con Marquinho, ma la pista è complicata. Il brasiliano potrebbe finire in ogni caso a Torino, più difficilmente a Milano sponda nerazzurra. Mazzarri vuole Marquinho all’Inter ma i contatti di ieri hanno lasciato le parti molto distanti.
Nel frattempo la Roma, con un po’ di imbarazzo, sta trattando la rescissione dell’ultimo anno di contratto di Burdisso (guadagna 4.5 milioni lordi), uno a cui Baldini aveva proposto il rinnovo non appena si è operato. Al posto di Burdisso la Roma prenderebbe Sakho, nel frattempo sempre più vicino al Liverpool. L’argentino ci sta pensando e otterrebbe una buonuscita per poi trovarsi un’altra squadra. La stessa proposta è stata fatta a Julio Sergio e Taddei, ma quest’ultimo, dopo il «no» al Livorno, non si è accordato con la Sampdoria.
Operazione conclusa, invece, quella con l’Ajaccio di Ravanelli: in Corsica vanno a giocare in prestito Tallo e Crescenzi. Nei prossimi giorni si sistemeranno altrove Verre (Palermo, Bari o Livorno) e Caprari (Brescia o Livorno). In esubero c’è anche Romagnoli: un anno di «gavetta» in un club minore non gli farebbe male.