(F. Schito) «Pronto, pronto? Je suis Garcia». È stato immortalato dalle telecamere con in mano un telefonino il tecnico della Roma e non può che dichiararsi colpevole «Io multato? Davvero? La radio non funzionava, comunico con il mio tattico, in Francia era diverso. Non c’era il sul tabellone – racconta sorridendo – stavo mandando il risultato ai miei collaboratori».
Dall’altro capo della cornetta Bompard che, come di consueto – lo faceva anche a Lille – ha visto il primo tempo dalla tribuna. Non sarà né il primo né l’ultimo a comunicare con i propri collaboratori ma Rudi, questa volta si è fatto scoprire con le mani sporche di marmellata. Qualcuno dovrà spiegare al tecnico francese che in Italia le regole sono diverse ma, nonostante questo piccolo inconveniente, l’esordio per lui può essere soddisfacente.
Infranta la tradizione negativa che vedeva i giallorossi steccare la prima dalla stagione 2007/2008, i tre punti di Livorno sono l’iniezione di fiducia che rasserena un ambiente scosso dal mercato in uscita.
«La squadra è serena e si è visto. Questi 3 punti sono importanti anche perché arrivano in trasferta, abbiamo segnato due gol, senza incassarne nessuno». E questa novità non è cosa da poco; i giallorossi in ogni amichevole del precampionato, anche quella con la selezione dei boscaioli, non erano riusciti ad uscire dal campo a reti inviolate.
Non solo questo aspetto positivo per il tecnico giallorosso che ha visto bene la sua squadra e continua a rassicurare i suoi uomini. «Quello che ho visto di buono è che abbiamo giocato di squadra e abbiamo avuto la giusta pazienza. Vittoria importante per iniziare bene la stagione. Lo scorso anno è passato, ora c’è un nuovo allenatore e un nuovo progetto. È quasi un simbolo il fatto che Daniele abbia fatto il primo gol, sono molto contento per lui e la sua esultanza racconta quanto sia importante sbloccare una partita come quella di stasera».
Non è stata la partita perfetta, ma i difetti Garcia li discuterà con i suoi alla ripresa degli allenamenti, per ora si limita a elogiare i suoi.«Abbiamo bisogno di migliorare molto ma la cosa più importante è iniziare con una vittoria per la fiducia nella squadra anche da parte dei nostri tifosi. Non dimentico che adesso la prossima partita è la più importante, in casa contro il Verona».
L’attacco doveva essere il punto debole, ma oggi ha fatto bene, in attesa che il mercato regali qualcosa in più al tecnico romanista. «È importante che i nostri tre attaccanti siano complementari e che facciano movimenti importanti per aver più soluzioni offensive. Sappiamo che sfruttare la profondità o tirare fuori dall’area è molto importante quando si gioca con una squadra schierata come quella di oggi. Abbiamo fatto due gol così».
Il tecnico preferisce non parlare dei singoli e neppure sullo spostamento della posizione di Totti durante la partita. «Non solo questo è stato decisivo ai fini del risultato finale. L’importante è aver giocato di squadra, la cosa più importante è avere pazienza in partite come questa. Abbiamo giocato bene sul piano difensivo, anche perché non abbiamo preso gol. La cosa migliore è la vittoria, così iniziamo bene la stagione».