(A. Austini) – Premessa: la legge è fatta apposta per trovare l’inganno e, così com’è, di certo non basta a tutelare i vivai italiani. Detto questo, viene un po’ di tristezza a pensare che un calciatore di serie C venga acquistato da una società di A e rivenduto subito dopo all’estero per liberare una casella di extracomunitario. Come se fosse un pacco.
La Roma lo ha fatto di nuovo. Sfruttando una scappatoia consentita dai regolamenti. E ora può tesserare liberamente l’ivoriano Gervinho. Se per far spazio a Maicon Sabatini ha dovuto prendere Amara Konate (anche lui ivoriano) dal Campobasso per poi girarlo al Lleida Esportiu in terza divisione spagnola, ora ha ingaggiato il brasiliano Babù, un passato nel Lecce di Zeman e nel frattempo finito alla Paganese da cui si è appena svincolato. Ovviamente, Babù finirà nei prossimi giorni all’estero e lascerà il posto a Gervinho. La normativa sugli extracomunitari, derivante dalla Bossi-Fini, prevede infatti che una società possa acquistare un giocatore sprovvisto di passaporto Ue proveniente da federazione straniera a patto che ne faccia uscire all’estero uno già tesserato in Italia, per un massimo di due operazioni ogni stagione. L’anno scorso toccò a Koffi e Mendy diventare giallorossi per pochi giorni prima di finire in Belgio e aprire le porte a Dodò e Castan.
L’escamotage non piace all’Assocalciatori di Tommasi che infatti vorrebbe ridiscutere la norma per l’anno prossimo in consiglio federale. La Roma, però, non ci sta a essere trattata da furbetta. «La nostra è una virtuosa applicazione della legge – spiega il club giallorosso – poiché permettiamo a calciatori praticamente espulsi dal sistema di tornare a giocare all’estero percependo uno stipendio che in Italia non avrebbero più». Già perché i Babù di turno accettano di diventare merce di scambio dietro lauto pagamento. Da Trigoria fanno inoltre notare che in questo modo, muovendosi nel rispetto delle norme, si riesce ad arricchire il nostro campionato con l’acquisto di stranieri di valore. La Roma è in buona compagnia: lo stesso Koffi fu utilizzato come «pacco» dal Napoli nel 2011, la Fiorentina ha fatto da apripista nel 2007 con il nigeriano Ibekwe che un quarto d’ora dopo era già rivenduto.
Risolto comunque un problema, Sabatini (già rientrato da Boston e diretto a Milano) ora ha altre gatte da pelare. C’è bisogno di vendere Osvaldo e Borriello per liberare spazio, stavolta nel bilancio, e prendere un centravanti. L’argentino è conteso da Fulham, Liverpool e Tottenham, il napoletano è in parola con Preziosi per tornare al Genoa a fine mercato. La Roma, intanto, cerca di resistere all’assalto dell’Atletico Madrid per Pjanic. A centrocampo potrebbe partire Marquinho, richiesto dall’Inter, mentre Castan cerca squadra in Spagna: c’è il Valencia e Sabatini lo sostituirebbe con Chiriches. In attacco, se Benzema è un sogno quasi irraggiungibile, Diego Costa ed Hernandez restano nel mirino.