(A. Austini) – Scatti da Toronto. Maicon che accende il turbo e mette dentro l’assist del pareggio, Pjanic con il mirino nel piede, Jedvaj che picchia come un fabbro, Totti osannato da star mondiale, il calcio palla a terra e senza riferimenti di Garcia, l’aquila che vola sul campo prima della partita, come a voler ricordare alla Roma che c’è una macchia da cancellare.
A Toronto i giallorossi centrano la terza vittoria di fila in amichevole (4-1), contro un avversario che ha lo stesso simbolo della Lazio ma vale una squadra di serie C italiana. I segnali, comunque, sono incoraggianti. E d’estate basta davvero poco per entusiasmarsi.
Così è stato : i nottambuli romanisti (la gara si è giocata alle 2 italiane) si sono stropicciati gli occhi davanti alla discesa inarrestabile di Maicon, finalizzata da Florenzi per il momentaneo 1-1, e alla punizione spedita all’incrocio da Pjanic, sempre più uomo guida del centrocampo di Garcia.
È servito proprio l’ingresso in campo del bosniaco per cancellare un avvio negativo, complice anche la formazione piena di «riserve» scelta dal francese che vuole preservare i migliori per il primo vero test dell’estate domani con il Chelsea. Roma sotto di un gol per un colpo di testa di Burdisso finito nella porta sbagliata, in campo funziona poco o nulla e allora entra Pjanic per il confusionario Marquinho[…]
Insieme a Maicon: il brasiliano all’esordio è rimasto in campo oltre un’ora nonostante i pochi allenamenti nelle gambe. «Bene così ma deve lavorare ancora molto» spiega Garcia. L’azione del sorpasso è passata per i piedi di Pjanic e la testa di Borriello, a conferma che il napoletano, se non ci fossero altri problemi extra-tecnici, potrebbe starci benissimo in questa Roma. La ripresa è tutta di Pjanic: una perla su punizione e una «furbata» finalizzata di tacco gli hanno regalato il meritatissimo riconoscimento di uomo partita.
I quasi 20mila tifosi che hanno riempito il «Bmo Field», tra cui tanti italiani, hanno dovuto aspettare i minuti finali per apprezzare finalmente dal vivo la classe di Totti. Impressionante l’accoglienza riservata al capitano, un simbolo che non conosce confini. Lo avrà notato sicuramente Pallotta, che ora deve garantirgli il rinnovo di contratto. Senza De Rossi e Osvaldo acciaccati, Destro ai box e Gervinho in arrivo, Garcia ha cambiato tutta la difesa rispetto alla gara vinta con le All Star e spedito in campo un centrocampo sperimentale a dir poco, con Strootman lasciato in panchina insieme al capitano. Lamela lo ha fatto rimpiangere con una prestazione sotto tono, un po’ come tutto il precampionato del Coco. Mancano gli stimoli?
La nuova retroguardia va registrata in fretta: De Sanctis si fa sentire con la voce ma combina un paio di pasticci, Dodò è bello quando attacca ma fragile se deve difendere, Burdisso è sempre indietro e Jedvaj sembra fin troppo esuberante.