(G. Giubilo) Non arriverà mai, il giorno del perdono. Non ne vuole sapere, il tifo giallorosso, di archiviare quella parentesi di Coppa Italia che ha lasciato ferite profonde. Una partita sbagliata, ma non è lecito aggredire i giocatori come se se la fossero venduta, quella stracittadina consegnata ai rivali. Quella che doveva essere una festa per la presentazione della nuova Roma votata alla rinascita, è stata segnata da un rancore che non si placa. Per fortuna, il pomeriggio dell’Olimpico ha regalato anche attestazioni di stima e di affetto, delle quali, del resto, nessuno poteva dubitare. Fantastiche, ma in realtà scontate, le ovazioni dedicate al capitano, Francesco Totti resta l’eroe di sempre e nessuno mette in forse la sua leadership.
Sorprende piacevolmente il calore riservato a De Rossi, al quale la tifoseria non aveva lesinato critiche, talvolta perfino feroci, insomma i pilastri di sempre sono al loro posto, con la piena fiducia di Rudi Garcia, che guiderà il tentativo di riscossa, obiettivo minimo la riconquista dell’Europa, possibilmente quella più illustre. Tanti consensi anche per Erik Lamela, che in questo momento sta calamitando le attenzioni dei suoi sostenitori, ma anche di quei club pieni di soldi che tenteranno di portarselo a casa. Potrebbe arrivare un’offerta irrinunciabile, anche per gli ostacoli che, sul cammino del rinnovo del contratto, il giocatore potrebbe porre con richieste troppo elevate. Per ora Lamela resta un giocatore della Roma, ma vederlo partire non sarebbe una sorpresa, di fronte a contropartite economiche eccellenti.
Potrà comunque giocare senza problemi le prime due partite della stagione, visto che il mercato si chiuderà soltanto il 2 settembre. Non sorprende che ragionevole entusiasmo sia stato riservato ai nuovi arrivati, Benatia estasiato, mai aveva ricevuto attenzioni di questo tipo, almeno sotto il profilo numerico, quando era a Udine, che Strootman sia giocatore di alto livello è scontato, grande colpo averlo portato in giallorosso. Certo, i dubbi rimangono, perché in realtà la Roma affronterà gli esordi in campionato, a partire dalla trasferta di Livorno, senza che Garcia abbia sotto gli occhi una fisionomia precisa, fatto non inedito nelle recenti stagioni. Sta a Garcia dimostrare subito il suo valore, poi si faranno i bilanci, nessuno pretende che siano definitivi.