(G. Cardone/M. Pinci) – Cristiano Ronaldo se ne farà una ragione: il Real e il mercato hanno un nuovo re. Gareth Bale è da ieri la nuova stella del Bernabeu, ma soprattutto il colpo più caro nella storia del calcio mercato mondiale. È servita una notte di colloqui sull’asse Londra-Madrid per definire l’accordo-record: 93 milioni di sterline il prezzo dell’ala gallese che infiamma il bulimico Florentino Perez, 108,5 milioni di euro, quasi 15 in più di quelli spesi per assicurarsi Ronaldo dal Manchester 4 anni fa. Una cifra da dividere tra il cash — circa 88,5 milioni — e il cartellino dell’esterno Coentrao per l’acquisto più oneroso di sempre. Anche per questo i dirigenti inglesi sono già partiti per Madrid, obiettivo mettere nero su bianco quell’intesa in tempi rapidissimi, quasi a voler evitare ripensamenti. Non ce ne saranno: al Real serve una vetrina estiva per rispondere al trasloco da 75 milioni di Neymar a Barcellona. A qualunque costo.
Con una fortuna simile in mano, il Tottenham si tuffa adesso sul mercato per ridisegnare la squadra. E dopo aver trasferito per 35 milioni a White Hart Lane il trequartista Willian dall’Anzhi, ora punta Roma, guardando aErik Lamela: Franco Baldini, ex dg romanista oggi manager degli Spurs, smentisce un interesse reale, eppure pensa a lui come all’altro giallorossoPjanic. Se ne è parlato a Londra, dove ieri sono atterrati i dirigenti romanisti Sabatini e Baldissoni: di fronte a offerte intorno ai 30-35 milioninessuno si sognerebbe di opporre rifiuti. Ma la missione della Roma ha anche un altro obiettivo, cercare sul mercato britannico il centravanti con cui sostituire Osvaldo. E i manager avrebbero un sogno tanto ambizioso quanto irraggiungibile: Fernando Torres. Sogno, appunto, perché i costi dell’operazione — che a Roma conoscono già molto bene — non sono attualmente sostenibili per le casse societarie: «Troppo squilibrio tra ricavi e stipendi». Figurarsi se si aggiungessero i 5-6 milioni annui del Niño: per sostenerlo servirebbe una diaspora di stipendi pesantissimi, oltre a quello di Lamela. Per questo nel viaggio londinese i dirigenti hanno parlato con il Chelsea, è vero, ma di un’altra punta: Demba Ba. Piace a Garcia e guadagna meno di Torres: 3,2 milioni netti, più o meno quanto Borriello, corteggiato dal West Ham che resta in a t – tesa di una risposta dalla Juve per Quagliarella (l’accordo con l’attaccante bianconero c’è).
Più del doppio ne vuole invece Eto’o, eppure il triennale da 7 milioni a stagione che pretende il camerunense non ha spaventato Sabatini, a lungo a colloquio ieri a Londra con l’agente Vigorelli. Soffiarlo al Chelsea non sarà comunque facile: né per i giallorossi, né per l’Inter, attentissima sulla star del triplete che Moratti vorrebbe riportare a Milano. In fondo anche ieri Mazzarri è tornato a chiedere a Branca una punta affidabile: sarà Eto’o se si accontenterà — si fa per dire — di un biennale da 5 milioni a stagione. Punte, sempre loro. Alla Lazio insistono per Yilmaz, Lotito deve guardarsi dalla concorrenza del Napoli. Punte, ma in uscita, per la Juve, che aspetta offerte concrete per Matri (il “piano b” della Roma, insieme a Bergessio e Gilardino) e appunto Quagliarella: in prestito non partiranno. Parte invece Ziegler: al Sassuolo. E ieri sera Andrea Della Valle ha annunciato il prolungamento del contratto di Montella: in viola fino al 2017.