(A. Retico) – Ci vuole pur sempre un giorno intero per tornare da Sidney, ci vuole molto ottimismo, forse molto garbo, per non dire che verso i 40 Alex Del Piero continua sì a fare meravigliose linguacce, ma non è più un ragazzino. Eppure, se sarà in forma, se il suo fisico magicamente risorgerà dalle coste australiane, anche Alex può sognare il Brasile: il ct Cesare Prandelli non lo esclude dalla rosa della nazionale per i mondiali 2014, non lo considera un petalo sfiorito. Anche se l’ultima partita in azzurro per l’ex juventino è del 10 settembre 2008, contro la Georgia per qualificarsi a Sudafrica 2010, dove non è andato. AncheFrancesco Totti, che l’Italia non la vede da quando fu campione a Berlino 2006, deve pensare di essere fuori dal giro sebbene avrà 37 anni e mezzo abbondanti l’estate prossima.«Il mondiale per qualsiasi persona è il sogno all’ennesima potenza. Bisogna essere convinti di poter arrivare a quel sogno. Certo, ci manca ancora qualcosa, penso ad esempio alla fisicità». Appunto. Ha festeggiato 56 anni Prandelli, è un tecnico che non guarda alle classi dei campionati di provenienza dei suoi ragazzi, figuriamoci alle carte d’identità. «Tutti devono pensare di poter partecipare, fra la fine di marzo e aprile cercheremo di capire quelli che avranno la condizione migliore. Totti, Di Natale, Del Piero. E dobbiamo seguire anche Antonio Cassano, con noi ha fatto un Europeo straordinario, se farà una stagione stratosferica a Parma e troverà una condizione incredibile lo prenderemo sicuramente in seria considerazione. La spedizione in Brasile mi auguro che farà il massimo, quindi bisogna andare con i giocatori migliori. Devo allestire la squadra più forte in assoluto».