In campo non brillano, vedi amichevoli estive e prime uscite nelle Eurocoppe, ma anche nei conti le squadre di serie A vivono un momento difficile. Che la crisi incida anche sul mondo del pallone tricolore era cosa nota e viene confermato dai dati relativi agli sponsor di maglia, che quest’anno ha visto un calo di ben il 18% rispetto allo scorso anno, per un totale di poco piu’ di 69 milioni di euro di introiti, contro gli 84 di un anno fa. Lo rivela la tabella valori diffusa dall’agenzia Sporteconomy (‘Sporteconomy Jersey Sponsor Index’), dedicata alla posizione commerciale piu’ ambita per gli investitori pubblicitari, ad esclusione dei ricavi da diritti tv. I dati – in controtendenza rispetto al 2012, quando si ebbe un aumento del 10%, il piu’ elevato dagli anni ’90 – confermano che quattro club dominano lo scenario nazionale (Inter, Juve, Milan e Napoli), incassando da soli il 70% del totale.
Altri 12 club si dividono il resto della torta, mentre sono ben quattro quelli che ancora non hanno main sponsor (Roma e Lazio, il Catania e il Verona, che pero’ ha due sponsor minori), fatto mai avvenuto prima. Per le due romane, va segnalato che mentre la Lazio da oltre sei stagioni e’ priva di un main sponsor di maglia, la Roma e’ l’unico club di A a non presentare neppure un accordo commerciale con uno sponsor tecnico (in attesa del contratto con Nike dalla stagione 2014/15) e in una sola stagione e’ passata da complessivi 13 milioni (6 da Wind e 7 da Kappa) a zero. Tornando ai leader, quest’anno e’ l’Inter, nonostante l’infelice stagione passata, a guidare la lista grazie ai 13,2 milioni assicurati da Pirelli, seguita da Juve (13 mln da Jeep), Milan (12 mln da Fly Emirates) e Napoli (10 mln da Lete e Msc Crociere). Grazie a loro, il valore medio delle sponsorizzazioni e’ di 3,46 milioni, ma tutti gli altri club sono distanti, con la Fiorentina quinta grazie ai 3 milioni garantiti da Mazda. Fanalino di coda e’ il Livorno, con i 0,75 milioni di Carige. Per risalire la china, secondo Sporteconomy, i medi ed i piccoli club debbono investire di piu’ nel marketing creando sinergie con gli operatori del territorio e coinvolgendo i tifosi allo stadio (cosi’ come sta facendo, per esempio, la Lega serie B a sostegno dei suoi 22 club). Servirebbe poi una legge sugli stadi per attrarre nuovi investitori dall’estero e iniziare a ragionare su nuove forme di entertainment calcistico utilizzando al massimo le nuove tecnologie.
Fonte: Sporteconomy