In questa estate bollente si sciolgono anche le squadre italiane. Lo testimoniano i risultati nelle varie amichevoli in giro per il mondo, decisamente da bollino nero, così è già allarme per le sberle rimediate un po’ ovunque da Juventus, Inter, Milan e Napoli. Certi momenti, come la difesa milanista che ‘balla’ sotto gli attacchi del Manchester City, devono far preoccupare perchè non sono sembrati solo calcio d’agosto. Non è comunque ancora dramma, perchè l’unica prova del campo che conta è quella di quando ci saranno in palio i 3 punti: finora è toccato solo all’Udinese in Europa League, ma i bosniaci affrontati dalla squadra friulana erano rivali troppo deboli per poter dare un giudizio compiuto. In attesa dei primi test ufficiali, come la finale di Supercoppa Juve-Lazio del 18 agosto, rimane la sensazione che la situazione sia comunque seria, oltre che un’indicazione di ciò che potrebbe riservare la stagione entrante. Juventus a parte (se ingraneranno Tevez e Llorente), le altre rappresentanti del calcio italiano non sembrano strutturate per fare mota strada in Europa, anche se il lavoro in profondità a Napoli di Rafa Benitez, uno che di Champions League se ne intende, potrebbe dare i suoi frutti. Le scoppole del calcio d’agosto sono anche frutto di preparazioni spezzettate perchè bisogna andare in giro a fare cassa, ecco perchè invece che continuare a faticare in montagna molti club scelgono le coste americane, East o West non fa tanta differenza, o quei paesi dell’Asia dove il calcio è soprattutto un fenomeno commerciale.
«Il valore del calcio d’agosto mi interessa poco – ha voluto precisare oggi il presidente della Figc Giancarlo Abete -. A me onestamente le amichevoli che mi interessano sono altre, come quella che l’Italia giocherà contro l’Argentina all’Olimpico perchè sarà una partita molto bella». Ecco, allora forse dovrebbe preoccuparsi Cesare Prandelli, perchè il ct, impegnato a godersi anche lui qualche giorno di vacanza, fa comunque sapere di avere la situazione sotto controllo. A lui va bene così, e casomai valuta se far entrare definitivamente nel gruppo azzurro ragazzi interessanti come Verratti, Florenzi e Insigne. «Noi cominciamo più tardi rispetto agli altri campionati – ha detto ancora Abete – e speriamo che la motivazione sia collegata al fatto che abbiamo tempi un pò più lunghi. In Germania e Francia partono il 10 agosto, una settimana dopo parte il campionato inglese, e anche quello spagnolo».
C’è anche chi si assume le proprie colpe, se proprio si vuole chiamarle così, come ha fatto il tecnico dell’Inter Walter Mazzarri dopo la figuraccia (0-4) americana contro il Valencia: «la colpa è anche mia, ho fatto allenare troppo la squadra – ha spiegato –, ma in Italia siamo costretti a lavorare così, e in questo modo si spiegano anche le sconfitte subìte dalla Juve e dal Napoli. Se si vuole fare una bella figura in queste amichevoli cosi importanti bisogna lavorare poco, io invece in questa fase privilegio il lavoro, perchè sono convinto che questo pagherà. E infatti si vedeva che il Valencia era molto più fresco di noi». Intanto però tutti questi schiaffi non fanno piacere, e anzi preoccupano.
Fonte: ansa