(L. Garlando) – Èstata l’immagine più singolare della prima domenica di campionato: Rudi Garcia, allenatore della Roma, con il telefonino all’orecchio che parla nel belmezzo della partita con il Livorno. Non una ricetrasmittente particolare, un cellulare normale, come abbiamo tutti. Un inatteso squarcio di quotidianità nell’aura esclusiva che ha sempre una partita di calcio di alto livello. Come se si fosse dimenticato di spegnerlo e gli fosse trillato nel taschino a sorpresa. Nelle immagini televisive appare infatti abbastanza imbarazzato. Cosa gli sarà toccato rispondere?«Non adesso, tesoro, sta fluidifcando Schiattarella. A dopo». Oppure: «Mi scusi,ma sono in riunione. Richiamo io più tardi».Oppure ancora:«Andreazzoli? No, ha sbagliato numero. Prego, si figuri».
Lo stesso allenatore francese ha poi svelato l’arcano: stava comunicando con il suo tattico seduto in tribuna, Bompard, che dall’alto poteva avere una più chiara disposizione delle squadre in campo e quindi comunicare preziose informazioni a Garcia. Il tecnico giallorosso ha spiegato tutto candidamente, senza sapere che comunicare a quel modo dalla panchina non è permesso. Si è giustifcato con altrettanto candore: «In Francia si può…».
Verrà multato. Ma potrebbe anche accadere che il suo precedente faccia riflettere e che si arrivi presto a una liberalizzazione delle comunicazioni dalla panchina. Cosa potrebbe accadere? Silvio Berlusconi attiverebbe immediatamente una tarifa telefonica “you and me” con Allegri e durante l’intervallo in spogliatoio al povero tecnico livornese toccherebbe azionare il vivavoce. Il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, telefonerebbe in panchina a Rino Gattuso, ancora a secco di vittorie, che risponderebbe:«Chi parla? Sono l’allenatore del Palermo». «Lo eri», preciserebbe Zamparini con gusto. Walter Mazzarri telefonerebbe ogni cinque minuti a Massimo Moratti in tribuna: «Presidente, ma vede che esterni che abbiamo? Non si potrebbe comprare qualcosa di meglio?».Moratti risponderebbe:«Aspetta un attimino, Walter, ti passo il Thohir che è così simpatico…». Claudio Lotito, presidente della Lazio, declamerebbe il De Bello Gallico in latino per caricare Petkovic durante la partita. De Laurentiis, che ormai cinguetta più di Titti, tempesterebbe Benitez di tweet. Conte telefonerebbe a Marotta in tribuna per chiedergli come mai altre squadre hanno investito più della Juve e il d.g. bianconero, in imbarazzo, sarebbe costretto a rifugiarsi nella supercazzola: «Come se fosse antani, Antonio. Col tarapia papioco…». Cassano ruberebbe il cellulare di Donadoni e farebbe scherzi telefonici a Delneri durante le pause di gioco. No, molto meglio lasciare i mister nell’imperturbabile sacralità del loro isolamento, immersi nelle loro dotte strategie. Irraggiungibili in panca. Non aprite quella linea telefonica. Mister Garcia, la preghiamo, riattacchi.