L’agente Fifa Diego Tavano ha rilasciato alcune dichiarazioni per commentare il derby vinto dai giallorossi e del momento generale della Roma. Queste le sue parole:
Un derby definito da tutti della rinascita. Garcia ha detto “Abbiamo rimesso la Chiesa nel villaggio”. Cosa ha significato vincere questo derby e come ha visto la Roma?
“E’ stata una partita nel complesso vinta meritatamente ma non c’era dubbio che nel primo tempo la Roma non avesse vinto. Nel secondo tempo la Lazio ha avuto palle gol più nitide proprio perché la Roma ha spinto di più. C’è stata una fase di 10-15 minuti in cui i giallorossi hanno schiacciato la Lazio e Totti ha illuminato ancora una volta il gioco. E’ ancora il più forte in questa squadra”
E’ una Roma che ha una caratteristica, almeno in queste quattro partita, di segnare solo nei secondi tempi. E’ un caso?
“Secondo me sì, nel calcio è difficile fare i conti di quando segnare. L’importante è vincere e fare bene. La Roma parte in sordina per caratteristica, perché fa possesso palla e un gioco equilibrato, molto quadrato. E’ una squadra capace di vincere contro chiunque perché è una delle squadre più equilibrate. E’ un gruppo molto unito perché i ragazzi vogliono riprendersi dopo due anni difficili. Non c’è paragone tra Piris e Maicon, oppure Lamela e Ljajic. E’ una Roma che è più matura. Se a livello di Napoli e Juventus non lo so, ce lo dirà il campo. Garcia ha dato degli input importanti soprattutto a livello di disciplina. Questo gruppo può competere anche con le prime due”
Dove può arrivare la Roma? Si parla già di scudetto in giro…
“Questo fa parte della città di Roma. La grandissima depressione del derby del 26 maggio e la grandissima euforia dopo l’ultimo vinto. La Roma è una squadra intelligente e gli obiettivi possono essere importanti. L’importante è non deprimersi se arriveranno risultati negativi. Penso a Parma dove la Roma era andata sotto e ha recuperato la partita anche con un po’ di fortuna. Quando girano gli episodi e c’è entusiasmo, si possono raggiungere grandi risultati”
Su Destro?
“La forza attuale della Roma è Totti. Gioca un po’ come Spalletti, uscendo dal ruolo di centravanti puro e servire gli esterni di centrocampo e sfrutta gli inserimenti degli interni. Destro è una freccia importante nella Roma ma non andrei a stravolgere gli equilibri di questa squadra. Totti a 37 anni è ancora in grado di cambiare le partite”
Quale giocatore prenderebbe per gennaio per fare il definitivo salto di qualità alla Roma?
“Sabatini è il migliore in questo. Prima del derby avremmo detto tutti qualche esterno di difesa, poi Balzaretti fa gol e diventa inamovibile. Per rafforzare la Roma, bisognerebbe fare un colpo per reparto. Ad esempio uno alla Roncaglia, un giovane a centrocampo in caso di qualche defezione dei tre titolari. In attacco penso che comunque il reparto sia completo se tornerà Destro”
Balzaretti ha avuto un momento difficile, è stato commovente il suo pianto liberatorio nel derby
“E’ una città che mette pressioni importanti: dà entusiasmo ma anche molte pressioni. Gli ultimi due anni di Balzaretti non sono stati esaltanti. Veniva da stagioni importanti e non a caso la Roma ha pagato una cifra alta e il pianto liberatorio di domenica è stato utile per sfogare tutto questo. Nel momento in cui tutti chiedevano a voce alta un sostituto di Balzaretti, lui ha fatto gol. Anche Gottardi nella Lazio divenne un idolo dopo il gol nel derby di qualche anno fa. Balzaretti è un buon giocatore e può essere una pedina utile per Garcia. E’ stato commovente vederlo piangere”
Balzaretti dopo questo gol avrà la fiducia per tornare quello di Palermo, dove ha conquistato anche la Nazionale?
“Balzaretti è un giocatore che ha fatto bene a Palermo, qui le pretese sono diverse. Il salto è stato troppo alto secondo me. Con l’entusiasmo, la dedizione, con la voglia di fare bene in un gruppo che lo stima, potrebbe fare prestazioni importanti che potrebbero farlo diventare una pedina importante. Se continuerà così meglio per la Roma. Dodò? Non lo vedo un sostituto di Balzaretti, ancora non sa fare la fase difensiva”
Dodò non potrebbe giocare alto a sinistra in un 4-2-3-1?
“E’ un giocatore che non lo schiererei terzino, o comunque gli darei compiti di copertura. Per sue caratteristiche ama molto la fase offensiva. Spero che Balzaretti non abbia problemi in quel ruolo perché Dodò non lo vedo come terzino”
Fonte: asromaradio.it