Presso il centro tecnico di Coverciano, il presidente AIC Damiano Tommasi, ai margini dell’ultimo incontro del corso denominato “Ancora in carriera”, è intervenuto ai microfoni dei giornalisti presenti:
“Uno dei nostri obiettivi dell’associazione dei calciatori è di dare un’opportunità ai tanti giocatori che finendo la carriera abbastanza presto hanno davanti una vita professionale lunga e spesso uno dei disagi è riadattarsi al mondo del lavoro dove per anni non si è conosciuto e le specificità delle proprie capacità professionali sono esaurite”.
Si aspetta che partecipi al corso già dal prossimo anno anche Francesco Totti?
“Ho detto quando si esauriscono le capacità professionali, Francesco ha ancora tante energie e tante qualità da mettere in campo e quello che sta facendo lo sta facendo bene. Sicuramente starà pensando al dopo calcio, ma per il momento credo che possa aspettare ancora”.
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“Credo che Gigi abbia dimostrato fin dal primo giorno in cui è diventato professionista ed ha claccto i campi di serie A la sua volgia e la sua ambizione e la sua energia che pii nel ruolo he riveste lui in campo riesce a trasmettere ai suoi compagni in maniera continua, a maggior ragione ora che è capitano della Nazionale e della Juve, credo che un concentrato di leadership di questo tipo sia difficile da trovare”.
Lega Pro
“Stiamo monitorando la Lega Pro molto da vicino perchè la discussione è stata molto accesa, visto che quando si era parlato di riforma si era parlato di alcuen cose che noi volevamo fossero garantite, e una su tutte il progetto tecnico. L’anomalia dei due campionati, sia quella di prima divisione che di seconda, crea una stagione particolare e quindi valutazioni particolari. Stiamo monitorando giornata dopo giornata, la nostra battaglia non era nè pro trentennio nè contro i giovani, era pro la meritocrazia e speriamo che ci sia sempre. Sono se va in campo chi lo merita si può sperare nell’innalzamento del livello di gioco e dei numeri dei ragazzi che possono passare nelle categorie maggiori”.
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“Penso che sia un fattoda chiarire all’interno del club Italia, nel programma che aveva la Nazionale, non vedo grossi allarmismi, anche perchè non c’era tutta la squadra all’incontro, penso che fosse abbastanza informale come visita”.
Riforme: si era parlato non di campionato per valorizzare maggiormente i giovani non quello di primavera ma di qualcosa di maggiormente formativo, perchè non si è più parlato di questo progetto?
“Perchè la componete tecnica in consiglio federale è il 30% quindi difficilmente le nostre idee poi hanno un seguito, il confronto con l’Europa è abbastanza impietoso, visto che dei grandi campionato siamo gli unici che non prevede uno step ulteriore dopo il campionato primavera per approdare al professionismo. Purtroppo sono risultati che si possono vedere a medio e lungo termine. Per adesso è un’idea, Albertini l’aveva messa sul tavolo pracchi mesi fa, noi l’abbiamo sempre sostenuta noi ci crediamo”.
Fonte: Ansa