(G. Piacentini) Stavolta James Pallotta non si è affidato ad un tweet per esprimere il suo pensiero, ma lo ha fatto intervenendo a New York al «Bloomberg sports business summit». Il presidente della Roma si è soffermato a lungo sulla questione-stadio, ma soprattutto ha spiegato le motivazioni che hanno portato ad alcune cessioni importanti nell’ultima sessione di mercato. «Abbiamo acquistato – le sue parole – Marquinhos per 3 milioni di euro e lo abbiamo rivenduto a 30 al Psg, liberando così risorse per comprare tre o quattro giocatori, tra cui Strootman. Un altro affare è stato quello di Lamela, rivenduto a 21 anni a 35 milioni».
Una spiegazione inattaccabile dal punto di vista gestionale, ma che avrà deluso i più romantici tra i tifosi romanisti, rassicurati però sulla questione-stadio. «Stiamo lavorando da 18 mesi per costruirne uno nuovo. L’Olimpico risale agli anni ’60 e con la pista d’atletica vedere la partita non è una grande esperienza per i tifosi, né ci sono grandi opportunità per le aree hospitality. In Italia è molto difficile comprare un biglietto, il quadro normativo è molto complicato. In pochi mesi saremo in grado di annunciare il tutto. Posso dire che Nike avrà un suo superstore all’interno dello stadio, che avrà 60 mila posti e sarà dotato di tutte le tecnologie per isolare quei piccoli gruppi di persone violente».
Sull’argomento vanno registrate anche le parole del sindaco di Roma,Ignazio Marino: «Riceverò i dirigenti della Roma quando saranno pronti con i disegni e la progettazione». Più urgente è l’incontro che ci sarà oggi tra i legali di Francesco Totti e il d.g. Mauro Baldissoni, per il rinnovo del contratto del capitano.
Buone notizie per i tifosi dall’Osservatorio, che ha «riabilitato» la Away Card: la trasferta del 25 settembre contro la Sampdoria sarà libera. I tifosi saranno seguiti dagli stewards che poi relazioneranno le forze dell’ordine. Oggi torna in Italia Michael Bradley che si sottoporrà a nuovi esami alla caviglia infortunata per stabilire con più precisione i tempi di recupero.