(G. Piacentini) Con la quinta vittoria consecutiva in avvio di campionato, Rudi Garcia è già entrato nella storia della Roma. Un piccolo record, che unito alla vetta solitaria della classifica consente di fare il pieno d’entusiasmo. Non si è fatto mancare niente, il tecnico romanista, che ha collezionato anche la sua prima espulsione (per proteste) in Serie A. «Ma io – si giustifica a fine gara – non ho detto niente di scorretto. Le cinque vittorie consecutive fanno piacere, ma la cosa più importante è entrare nella storia a fine stagione. Abbiamo vinto 5 partite, e non dimentico che ne abbiamo giocate tre fuori casa, ma è presto per fare un bilancio, lo faremo dopo dieci partite. Scudetto? Non so come si dice in francese…».
Ancora una volta la Roma ha trovato il gol nella ripresa. «Abbiamo disputato forse il miglior primo tempo della stagione ». Uno dei meriti più grandi è quello di aver creato un grande gruppo. «Un gruppo fantastico. Il passato non conta, bisogna sempre guardare avanti. In squadra ci sono ragazzi con molto talento e spirito collettivo, l’entusiasmo che hanno mi piace ed è importante, tutti quelli che entrano lo fanno con la voglia di aiutare la squadra. Mi sono piaciuti anche Borriello, Marquinho, Dodò, ognuno dà il massimo e Benatia sull’azione del gol poteva fermarsi per reclamare il rigore: quello che ha fatto Medhi è il simbolo del nostro spirito». E proprio l’ex difensore dell’Udinese è stato tra i migliori in campo, non solo per il gol che ha sbloccato il risultato. «Il segreto – il suo commento – di una difesa impenetrabile sono il lavoro di squadra e tanta cattiveria, perché senza quella non si va da nessuna parte. Abbiamo ricevuto tante critiche in difesa prima ancora dell’inizio del campionato, adesso stiamo facendo vedere a tutti che abbiamo qualità. È solo l’inizio della nostra risposta, sono passate solo cinque partite». Cinque partite che hanno proiettato la Roma da sola in testa alla classifica.
Spiega Benatia: «Abbiamo dimostrato di essere una grande squadra. Abbiamo lottato, ed è stato difficile perché la Sampdoria ci ha messo in difficoltà. Siamo riusciti a fare il nostro gioco fino alla fine: tutto quello che stiamo facendo è un’idea di Garcia. Lui è uno che chiede alla squadra di giocare, è attento all’equilibrio della difesa». Se non fosse arrivata la sua prodezza, però, la partita si sarebbe potuta complicare per i giallorossi. «Sono contento perché il mio gol permette alla squadra di fare tre punti e di rimanere in testa alla classifica. Bisogna sempre guardare avanti, perché finora non abbiamo fatto ancora niente». La Roma continua a segnare solo nel secondo tempo. «Nel primo tempo l’avversario ci mette in difficoltà, quando giocano tutti davanti alla porta a difendere è molto difficile fare gol. Se però le vinciamo tutte in questo modo fino alla fine del campionato va bene lo stesso». Già da domenica contro il Bologna, come si augura Francesco Totti. «Spero in un Olimpico pieno, il calore dei tifosi moltiplicherà la nostra voglia di vincere. Il successo con la Sampdoria è la conferma che siamo un gran gruppo e siamo tutti indispensabili ».