(B. Tucci) – Ancora 45 minuti magici per la Roma di Rudi Garcia. Quelli del secondo tempo, in cui la squadra non solo ha recuperato il gol di svantaggio segnato dal Parma, ma ha poi finito con lo stendere l’avversario di turno con una tripletta che non ammette discussioni di sorta. Ed allora? Siamo nella settimana di un derby che si presenta, quindi, quanto mai affascinante. Per diversi motivi. Primo: perché Roma e Lazio stanno giocando bene. I biancazzurri si sono ripresi, hanno dimostrato di essere tornati all’antico e di aver gettato alle spalle le «dimenticanze juventine ».
Secondo: perché i giallorossi, da tempo, non erano così aggressivi e compatti, oltre che cinici e spietati. Terzo, perché le scorie del derby del 26 maggio sono tuttora presenti. Ed allora, mentre da una parte si vuole confermare che quello della scorsa primavera non è stato un fuoco di paglia, dall’altra c’è sete di «vendetta sportiva».
Un pronostico? Se, in genere, è difficile azzardarne uno in un match qualsiasi, figurarsi quando si tratta di un derby fra due squadre che vogliono a tutti i costi arrivare nell’Europa che conta e, magari, salire ancora un gradino più su. Dove? Questo lo dirà il campionato. Per il momento, godiamoci questa partita che ha tutte le caratteristiche per essere definita «grande». Migliore risposta la Lazio non poteva darla. Alle polemiche, s’intende che avevano infuocato il clima e reso quasi irrespirabile l’ambiente. Al contrario, dopo la sonante vittoria con il Chievo, ci si prepara al derby con l’animo più sereno e consci che la squadra è forte e ha la possibilità di arrivare in alto. La speranza è che le decine di migliaia di persone presenti all’Olimpico possano assistere ad uno spettacolo degno di questo nome e, soprattutto, del nome di Roma.