(M. Evangelisti) – Zero, l’offerta speciale di Rudi Garcia. Lo slogan è frase storica: «Per vincere le partite bisogna segnare molto e non prendere gol». Però. Nel linguaggio di Garcia queste parole vuote assumono un senso nel passaggio da banale sintesi teorica del calcio (…) a traccia progettuale. Il movimento continuo tra centrocampo e attacco, che accelera nei momenti in cui la squadra avverte di avere messo l’avversario all’angolo (…) il movimento si trasmette all’indietro, all’osmosi tra centrocampo e difesa, con l’obiettivo di tenere le retrovie coperte anche quando la girandola avanzata va a pieno regime. Finora il risultato è zero: zero gol subiti in due giornate (contro cinque segnati, peraltro), zero sofferenza, zero processi aperti. (…) Quella formula che l’ultimo a metterla in pratica a Roma era stato Luciano Spalletti, anno 2007. Lo zero di Spalletti è durato fino alla terza giornata compresa. Vediamo se Garcia lo batte.
GLI INTERPRETI – La Roma di Zeman all’inizio dello scorso campionato, pur vincendo sonoramente in casa dell’Inter, dopo due giornate aveva già incassato tre gol. (…) Qualche ritocco s’imponeva. In porta la Roma ha ristabilito la normalità con De Sanctis, estremo difensore urlante i cui ordini mettono in riga l’intero bunker. Dolorosamente ceduto a peso d’oro e più Marquinhos, in parcheggio burocratico Jedvaj, Benatia e Castan si aiutano a vicenda riuscendo finora a fare di due lentezze una mezza velocità. Sono protetti da Balzaretti e soprattutto da Maicon: è lì sulla fascia destra che la Roma ha ritrovato il terreno solido.
I MOVIMENTI – (…) Per Garcia il centrocampo è il cuore del gioco e pompa sangue in tutto il resto del terreno. Persino la difesa parte da lì: un mediano si abbassa, due vanno a impostare o ad appoggiare l’attacco. (…) E a quel punto deve retrocedere fin sulla zona arretrata della fascia un attaccante.
In fase di posseso palla mai meno di quattro uomini e mai più di cinque devono restare a coprire l’eventuale contropiede avversario. La densità in ogni zona del campo non può mai venire meno, per evitare che i centrali vengano aggrediti in velocità. Questa è teoria: a volte si sbaglia, altrimenti a che servirebbe avere un portiere decente? (…)
GLI ALLENAMENTI – Dalla Francia è arrivato il pacchetto completo: Garcia, ma anche i suoi collaboratori Frédéric Bompard e Claude Fichaux. Il primo è il consigliere generale, il secondo lo specialista dei movimenti difensivi. (…) I francesi funzionano come un triumvirato, lavorando di squadra, e hanno portato a Trigoria la filosofia della videoanalisi, in cui i filmati delle partite vengono scaricati in dati e statistiche. Negli allenamenti poi Garcia è fedele alla sua visione del campo come unità indivisibile. Allena tutto insieme, centrocampo e attacco e difesa, nelle partitelle a campo ridotto. Magari inserendo una difficoltà ulteriore per il reparto arretrato, come un uomo appostato dietro la linea di fondo a fare sponda.