(G. Dotto) – Con tutta la franchezza del caso, un pensieruccio goloso al Quaglia last minute l’avevamo fatto, eccome. Uno, cioè, che inventa imprese sotto forma di gol, ma anche uno che si sarebbe incastrato a meraviglia in questa meravigliosa, sporca dozzina che si sta rivelando questa Roma. Capace, il Quaglia, d’essere calcisticamente uno, bino e trino, sparire e riapparire nelle zone calde, perfetto nel calcio metamorfico del rude, affettivo Garcia. Sottrarlo alla Juve sarebbe stato il valore aggiunto, ma Conte ha drizzato muscoli e antenne, ha detto no. Vediamo a gennaio. Quaglia sarebbe stato il ciliegione su una torta che si sta manifestando zeppa di conturbanti sorprese sotto una superficie che non prometteva un granchè. (…)
Piuttosto che vendere il “suo” Lamela si sarebbe tagliato un braccio, di più, si sarebbe imposto una giornata, persino due, senza fumo. Se l’ha fatto, è perché non poteva farne a meno. Era, va detto, un Lamela piombato da mesi in una crisi identitaria. Se ne uscirà, avremo perso un fenomeno, ma non è così scontato. Marquinhos potrà reincarnarsi nel suo simile e opposto, Jedvaj, del brasiliano meno esplosivo, ma tecnica e testa da maledetto fuoriclasse. A dirla tutta, chi ci manca veramente èOsvaldo. Peccato il suo credersi quello che non è (una rockstar color seppia anni ‘60), peccato non averlo amato abbastanza nonostante la sua ostentata non amabilità. Avrebbe segnato più di venti gol in questa Roma. (…)
Ormai è chiaro anche al più abbaiante fegatoso bastian contrario della piazza che è Rudi Garcia il vero, grande colpo di questo mercato romanista. Accompagnato dalla lettera scarlatta di essere la “quarta” o “quinta” scelta, come se non essere riconosciuto dal belare dei più abbia mai significato qualcosa, l’ispanico di lingua francese, ma ora anche italiana, ha nell’ordine: restituito vita e dignità calcistica a De Rossi, insegnato a Pjanic a diventare Pjanic, ha dato il giusto onore a un campione senza tempo come Totti, senza farci bieca comunella, nè mostrandosi suddito. (…) Una squadra appena nata e una personalità che fa male solo a vederla schierata, già al tunnel che porta al campo. Kevin Strootman sarà presto archiviato come l’acquisto romanista più importante dell’ultimo decennio, e mi tengo stretto. Ljajic, che Dio ci perdoni, ha già sbiadito Lamela. Soprattutto, t’induce a pensare che abbia strizzato solo il minimo dal suo sacco. De Sanctis, Benatia, Maicon. Vecchi, sopravvalutati, spompati? Andateglielo a dire in faccia, se avete il coraggio.