(A. Polverosi) Totti-Gervinho è una strana coppia e forse per questo una grande coppia.Totti gioca con quell’aria compassata che frega qualunque avversario, sembra che non tocchi a lui e lui ti frega. Gervinho gioca come una furia, non si ferma mai, in quella corsa infinita fa spesso una grande confusione, ma quando finisce la partita i compagni vanno da lui e gli stringono la mano: ha fatto tutto, ma proprio tutto, per aiutare la squadra. Totti è la qualità al punto più alto, Gervinho è la generosità nella dose più massiccia. Ieri sera, a Marassi, il primo ha mandato in gol il secondo, pur con la complicità di Da Costa che si è fatto passare la palla sul primo palo. (…)
«NON VI CI ABITUATE» – La prevista panchina del capitano (insieme all’esclusione contemporanea di Ljajic e Florenzi) aveva dato un bel vantaggio alla Samp del primo tempo. E faceva pure un effetto strano vedere il Capitano con la casacchina di bronzo sopra la maglia col numero 10. Strano e singolare, tant’è vero che i fotografi si sono scatenati a ritrarlo nella veste inconsueta di riserva, mentre si stava avvicinando alla panchina prima dell’inizio della gara. Totti se n’è accorto, ha sorriso e fatto la battuta: «Va bé le foto, ma non vi abituate a vedermi in panchina». (…)
GERVINHO E MARASSI – L’ivoriano aveva già segnato in questo campo quando giocava nel Lille, nel girone di Europa League contro il Genoa. Adesso racconta felice la sua prima notte da cannoniere romanista: «Stiamo facendo bene, abbiamo giocatori di alto livello. Sia il club che l’allenatore hanno obiettivi molto importanti. Conoscevo già il modo di giocare di Garcia, è un tipo di gioco che dà la possibilità all’attaccante di muoversi e facilita il compito di tutti» . Primo gol in Serie A: «Sono contento e spero sia il primo di una lunga serie, anche se questo non è il mio obiettivo principale. Più un giocatore gioca, più entra in forma e qui nella Roma sono stato favorito dalla conoscenza dell’allenatore» . Motivo per cui è Garcia che lo ha voluto.