(R. Boccardelli) Che ci fa Florenzi tra Giuseppe Rossi, Palacio e Tevez? Scorrendo la classifica dei cannonieri, ancora bambina dopo solo tre giornate, ci si imbatte subito nel jolly giallorosso che sogna un giorno di essere etichettato con ruolo più preciso ma che forse ha proprio nella sua estrema duttilità la dote migliore, quella che può regalargli una carriera importante, proprio come quella che è riuscito ad organizzare fino ad oggi il piccolo centrocampista-attaccante-esterno di Acilia e dintorni.
GOL FACILE – Alessandro ha riscoperto di avere il gol facile dopo aver sgobbato duramente per tre anni nella Primavera di Alberto De Rossi: capitano e campione d’Italia. Mediano grinta, cuore, polmoni, ma anche piedi buoni al fianco di ragazzi che sulla carta avevano più talento di lui. Sulla carta. Un anno di Crotone (che giustamente Florenzi adesso benedice) in serie B ed ecco Alessandro pronto per la Roma. Pronto a giocare ma anche a segnare. Perchè lui sapeva far gol già da prima. Fin da quando fu segnalato a Bruno Conti quando giocava ancora nel Tor tre Teste. «Bruno, vieni a vedere, c’è un ragazzo all’ala destra che sembra… te» . Bruno andò, vide, capì e se lo portò via. Florenzi era un’ala al peperoncino. (…)
UNO-DUE – Pronti via, c’è subito Florenzi nel tabellino dei marcatori della prima partita (e prima vittoria) della Roma in campionato. Lancio di Castan, palla a scorrere sul sinistro, diagonale di prima intenzione sul palo opposto: niente da fare per Bardi. Avrebbe potuto replicare già alla seconda giornata Alessandro, ma nei primi minuti di Roma-Verona ha messo clamorosamente fuori un perfetto assist di De Rossi. Si sarebbe mangiato le mani. Ma guarda caso, propio nella stessa posizione, Florenzi ha ricevuto a Parma il geniale pallone di Pjanic. Stavolta niente tocchi a seguire: una sventola di collo esterno destro a scheggiare l’interno del primo palo di Mirante e quindi a gonfiare la rete. (…)
ECCO IL DERBY – Ha giocato una marea di derby nelle giovanili e il bilancio è sicuramente favorevole. Ma con la maglia della prima squadra non è ancora riuscito a vincere. C’era nella passata stagione nel derby d’andata, perso; c’era in quello di ritorno, pareggiato. Era in panchina ad imprecare il 26 maggio. Andreazzoli non lo schierò dall’inizio e non lo fece neanche entrare preferendogli Dodò nel finale. (…)