Da Sampdoria a Sampdoria. La Roma torna da sola in testa alla classifica: non c’era dell’aprile 2010, quando i blucerchiati allenati da Delneri, con Cassano e Pazzini in attacco, la batterono all’Olimpico e spensero i sogni di scudetto della banda di Ranieri. Ma adesso la Roma sogna ancora, grazie al gioco che le ha dato Garcia, a 5 vittorie venute tutte nella ripresa, a nove marcatori diversi nella cooperativa del gol. Ieri Benatia e Gervinho.
TURNOVER– Garcia affronta il dopo derby con un turn-over che non è massiccio ma è sorprendente. Difesa e centrocampo confermato ma in attacco ci sono Gervinho, Borriello e Marquinho. Vista dalla parte di chi non c’è le scelte sono ancora più nette: stanno fuori Totti, Ljajic e Florenzi. La Sampdoria passa dalla solita difesa a tre a una linea a quattro e schiera la coppia di mancini Gabbiadini-Sansone in avanti. Il vero jolly è il curriculum che Delio Rossi ha contro la Roma: ha vinto le ultime cinque partite e restano nella memoria dei tifosi giallorossi il tuffo nel Fontanone dopo il derby conquistato sulla panchina della Lazio e il dito medio alzato in faccia a Burdisso (con espulsione del tecnico) nella gara di Marassi del campionato scorso. Il primo tempo, come da copione garciano, si chiude senza gol.
FESTA GRANDE – La Roma pressa e gioca di più, ma l’occasione vera capita a un ottimo Gabbiadini che approfitta dell’avversario in dieci (Maicon è andato direttamente negli spogliatoi, senza nemmeno passare dalla panchina o chiamare il medico, per quello che sembra un problema muscolare) e brucia in velocità Benatia: tira quasi a botta sicura, ma De Sanctis risponde con un miracolo. Il risultato è tutto sommato giusto. Inizia la ripresa e tutti si aspettano la Roma che ha segnato dieci gol su dieci nel secondo tempo. Arriva con l’ingresso di Totti, al 17’, per lo spento Marquinho. Prima segna Benatia, che subisce un probabile fallo di rigore da Gastaldello ma, prima che all’arbitro Calvarese vengano dubbi, risolve tutto con un tiro effettuato da terra. Poi, nel finale, in contropiede, Totti manda in gol Gervinho ed è festa grande. Unico neo: l’infortunio muscolare a Maicon, nel primo tempo. Ma le notizie da Napoli fanno passare il dolore.