(T. Bottazzo) – Rieccolo a Roma, Carlo Verdone, dopo la presenza al Festival di Venezia. Lì ha consegnato premi, qui li darà a giovani cineasti come giurato del «CuboVision web Film Awards». Autorevole, in cattedra, un grande. Anche quando parla della sua grande passione: la Roma. Serio, compito, c’è poco da scherzare. Il sorriso, la battuta gli scappa soltanto sul finale. Irresistibile come sempre.
Chi stupirà nella Roma di quest’anno?
«Ljajic sicuramente, Pjanic, Maicon anche se ha una certa età ma è comunque un pezzo da novanta. Mi auguro soprattutto che stupisca l’allenatore. Ho parlato con qualcuno del Real Madrid che lo conosce bene e mi hanno detto che è una persona molto seria, l’unico allenatore francese veramente bravo».
Rudi Garcia, un personaggio. Anche fisicamente, con quel suo volto particolare. Può ricordare qualche attore, per somiglianza?
«Non saprei. Sì, ha una faccia curiosa, sembra un pugile: la faccia larga, il naso schiacciato, come se avesse fatto boxe. Mi viene in mente Georges Pretre, il grande direttore d’orchestra francese».
Un accostamento lusinghiero per Garcia: Georges Pretre, il prestigioso direttore d’orchestra alla guida delle migliori orchestre del mondo. Riuscirà anche il nuovo tecnico della Roma a creare un’armonia vincente al suo esordio nel campionato italiano? Secondo Totti sarà l’allenatore del futuro…
«Davvero Totti ha detto questo? Embè, me lo auguro. E poi, detto da Totti, con l’esperienza immensa che ha, con il suo grande carisma. È il giocatore più importante della Roma di sempre. Mi fa piacere questa notizia».
Venditti a luglio non è stato molto carino con la Roma.
«Io e Venditti non ci sentiamo più da un po’ di tempo. Mi dispiace molto, ma è andata a finire così».
Il derby allora con chi lo vedrà?
«Per conto mio, con altri amici, visto che non arrivano più le sue telefonate, per polemiche idiote».
Sarà un derby positivo?
«Lo spero, me lo auguro, perché vedo che in giro c’è tanta cattiveria, tanta violenza. Ma me lo auguro: sarebbe una prova di grande maturità per questa città».
Ottimista dopo l’avvio brillante della Roma?
«Beh, bisogna aspettare le squadre più importanti, quelle un po’ più organizzate. Vediamo come vanno gli scontri diretti con la Lazio, con l’Inter, il Milan, la Juve, con la Fiorentina che fa paura, con ilNapoli. Ci risentiamo dopo quelle partite».
Totti di nuovo alle prese con il rinnovo del contratto. Ma farlo «senatore a vita» della Roma?
«Senatore? Che vuol dire? Pijà i soldi e basta. Di senatori a vita ne abbiamo anche troppi. E no, vogliamo continuare a vederlo fare grandi cose».