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GAZZETTA DELLO SPORT La Lazio specialista del «pronti via!». Il cuore del primato Roma è la ripresa

Francesco Totti

(C. Zucchelli) – Chissà se il merito è dei preparatori. Sarebbe quantomeno curioso scoprire se le partenze sprint della Lazio, che in campionato ha segnato sempre nel primo tempo, si devono a Paolo Rongoni,preparatore atletico che al Le Mans lavorava a stretto contatto con Rudi Garcia. E sarebbe altrettanto curioso sapere se le riprese giallorosse, che hanno visto finora Totti e compagni realizzare otto reti, siano o meno merito di Luigi Febbrari, preparatore della Lazio dal 2010 al 2012. In attesa di capire se si tratta di casualità o di scelta precisa, dopo i primi 270 minuti di campionato, il dato che emerge è chiaro: la Lazio parte forte e segna nei primi 45’(all’inizio, come è capitato contro l’Udinese, o alla fine, vedi la partita col Chievo), la Roma invece soffre in avvio e poi dilaga nella ripresa. Tanto che i 9 punti conquistati dai giallorossi sono arrivati grazie a tre successi maturati dopo l’intervallo.

Speranza Petko Interpellato sull’argomento, Petkovic non si è voluto sbilanciare: «Solo contro la Juventus abbiamo sofferto nel secondo tempo. Nelle altre partite non abbiamo segnato, ma non ci sono stati grossi problemi. Il gol in Europa League, arrivato nella ripresa, mi dà molta speranza». […]

Diesel Garcia Che il tecnico francese fosse uno abituato alle partenze lente si sapeva. Con la Roma ha confermato solo in parte questa sua tendenza: perché è vero che la squadra nel primo tempo non segna, ma è vero anche (e soprattutto) che lo fa nella ripresa. E i gol, otto (divisi tra Livorno, Verona e Parma), hanno portato la Roma in vetta alla classifica col Napoli, un primato inaspettato. «Non so perché facciamo tante reti nel secondo tempo – ha chiarito a Trigoria l’ex allenatore del Lille –. Ci possono essere varie spiegazioni. Ad esempio ne dico una: chi entra nel secondo tempo lo fa sempre benissimo. Comunque spero in futuro di segnare già nei primi 45 minuti, magari a partire dal derby». Sarebbe una novità assoluta per la sua Roma, che non segna nella prima frazione di gioco da una vita. L’ultima volta è stato il 28 aprile, partita casalinga contro il Siena, a segno Osvaldo al 14’ e Lamela al 16’, due che adesso stanno cercando (al momento scarsa) fortuna a Londra e dintorni.

Ancora 26 maggio Tolto, invece, il gol di Hernanes al Legia di giovedì scorso in Europa League, la Lazio non segna nella ripresa proprio dal 26 maggio, il giorno dei giorni per ogni tifoso laziale. La Roma in quel primo tempo (e neppure nel secondo) non andò in gol: riuscisse a farlo oggi, e magari anche a raddoppiare, dell’ormai consueto boato della curva Nord al minuto 71 non importerebbe niente a nessuno. Almeno a Trigoria.

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