(B.Tucci) Dove può arrivare questa Roma di Rudi Garcia che guida da sola la classifica della serie A? Certo, le cifre sono esaltanti , i tifosi non stanno nella pelle per quel che sta facendo la loro squadra. Cinque partite, cinque vittorie, un record. E tutti i gol, dieci, segnati nei secondi tempi. Segno che il gruppo ha un’ottima preparazione atletica. Non è poco per una Roma uscita da due anni di buio assoluto.
Prima Luis Enrique, poi Zeman ed Andreazzoli avevano lasciato l’amaro in bocca ai supporter giallorossi. Chi è e che cosa ha fatto Garcia per meritare la panchina di Trigoria? Le mosse di Sabatini lasciavano perplessi. Ed anche sulla campagna acquisti, i dubbiosi erano tanti, compreso, a dir la verità, pure il sottoscritto. Il francese ha avuto un grandissimo merito: quello di aver ricreato un gruppo che aveva subito lacerazioni ed invidie. Non era facile un compito del genere in una città difficile come Roma. Come non era semplice «riportare la chiesa al centro del villaggio» (parole sue).
Ecco. Tutto questo è avvenuto con un lavoro oscuro e certosino in estate e anche dopo, con l’inizio del campionato. Oggi, bisogna riconoscerlo, la Roma ha il merito di avere tanti campioni, ma pure tanti giovani che lavorano prendendo esempio dai più blasonati che non hanno velleità di grandezza e che non soffrono di complessi. Domani sera scende all’Olimpico il Bologna: mai prendere sottogamba un avversario.