(A. Frosio) – Arrivare alla soglia dei quarant’anni, e in alcuni casi oltrepassarla (magari pure di tanto), è roba da highlander del pallone. Farlo indossando sempre la stessa maglia, dal primo giorno di carriera all’ultimo, significa entrare a pieno diritto nella categoria «leggende». Nel 2016, Francesco Totti sarà nel suo quarantesimo anno di età (compie gli anni a settembre) e potrà chiedere la tessera dei «vecchietti» fedelissimi. Per il momento, il club ha un solo, illustrissimo e irraggiungibile membro: Paolo Maldini. L’ex capitano del Milan si è ritirato nel 2009, a 40 anni compiuti, dopo aver trascorso l’intera carriera soltanto con la maglia rossonera addosso. Venticinque stagioni sportive, più quelle nelle giovanili, sono un traguardo che nessun altro è riuscito e forse riuscirà ad eguagliare. Totti, per dire, si fermerà a 24: avrà tempo, magari, di avvicinarsi un po’ di più a Silvio Piola, il bomber di tutti i tempi in A con 274 gol. Anche il più grande attaccante di sempre si è ritirato tardi, a 40 anni, nel 1954, ma in carriera ha difeso tanti colori (Pro Vercelli, Lazio, Torino, Juve e Novara).
BANDIERE Tornando ai super-vecchietti, la tessera d’onore del club tocca in realtà anche ad Alessandro Costacurta, anche lui cresciuto nel Milan, ritiratosi nel 2007 dopo 21 stagioni con i rossoneri, ma con la piccola «macchia» della stagione in C1 a Monza. Da considerare una bandiera anche Dino Zoff, ritiratosi a 41 anni dopo 11 di Juve e 25 di Nazionale. In corsa, anche se per il momento ai box, il fresco quarantenne Javier Zanetti: per lui – che ha iniziato al Talleres e al Banfield – comincia la stagione numero 19 con l’Inter. Altri highlander? Ballotta, il più vecchio di tutti in A (ha smesso a 44 anni), Antonioli (42) Vierchowod (41), Pagliuca (41), Albertosi (40).