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GAZZETTA DELLO SPORT Roma, buon compleanno Totti. La leggenda continua

La conferenza stampa di Totti

(M.Calabresi) –Per i tifosi della Roma, il 27 settembre è Natale. E Francesco Totti un monumento, come il Colosseo. Per questo, davanti al Colosseo, ieri è comparso uno striscione: “Roma, 27-09-1976, ore 13.20, inizio di una leggenda. Tanti auguri capitano”.Oggi, Totti compie 37 anni: il regalo, però, se lo è fatto con due giorni di anticipo. La Roma prima in classifica da sola, cosa che non gli era mai successa prima. Di compleanni con la fascia al braccio, dopo il rinnovo sancito la scorsa settimana, ne trascorrerà almeno altri due: si avvicinerà ai 40, ma i momenti di una carriera gloriosa con il 10 sulle spalle resteranno lì per sempre. Dieci, come le tappe più significative che abbiamo scelto per ripercorrere la storia infinita tra Totti e la Roma, anche se ne sarebbero servite almeno altrettante.

1 L’ESORDIO IN SERIE A, 28 MARZO 1993 — Totti non ha neppure 17 anni, e Vujadin Boskov lo fa debuttare a Brescia, al posto di Ruggiero Rizzitelli. La Roma vince 2-0, segnano Caniggia e Mihajlovic. Per giocare la sua prima gara da titolare, però, Totti deve attendere quasi un anno (27 febbraio 1994, Roma-Sampdoria 0-1). Quella di Brescia è la prima di 540 partite in Serie A, tutte con la stessa maglia.

2 IL PRIMO GOL IN A, 4 SETTEMBRE 1994 — All’Olimpico si gioca la prima giornata di campionato, la Roma non va oltre l’1-1 in casa contro il Foggia. Ma quel giorno, con Carlo Mazzone in panchina, Totti segna per la prima volta in Serie A. Alla mezz’ora del primo tempo, sotto la curva Nord: pareggia Kolyvanov, ma chi quel giorno era all’Olimpico ricorderà tutto tranne che il risultato. Quell’anno, Totti segna quattro reti. A oggi, il conto con la Roma tra campionato e coppe ha raggiunto quota 283.

3 IL BIVIO, 9 FEBBRAIO 1997 — Con Carlos Bianchi allenatore, la Roma rischia seriamente di perdere il capitano di una vita. Quella sera del 9 febbraio si gioca un triangolare con i giallorossi, il Borussia Moenchengladbach e l’Ajax, squadra in cui gioca Jari Litmanen, giocatore che Bianchi avrebbe voluto a Roma, sacrificando Totti, già in parola con la Sampdoria. Quella sera, il ventenne Totti ruba la scena, Franco Sensi mette il veto: “Non si muove da qui”. E Totti non si muoverà.

4 IL PRIMO GOL NEL DERBY, 29 NOVEMBRE 1998 — Con Zeman, la stagione 1997-1998 è la prima che Totti chiude in doppia cifra. Ma la Roma perde quattro derby su quattro. Il primo gol alla Lazio arriva nella stracittadina di andata della stagione successiva: con i giallorossi sotto 3-1, prima Di Francesco poi il numero 10 raddrizzano il risultato. Nella gara di ritorno, Totti chiude il 3-1 romanista, mostrando la celebre maglia “Vi ho purgato ancora”. Totti, a oggi, con Marco Delvecchio e Dino Da Costa detiene il record di gol segnati nei derby di campionato, nove.

5 LA CONSACRAZIONE IN AZZURRO, 29 GIUGNO 2000 — La carriera di Totti non è solo dipinta di giallorosso. Dopo un Europeo Under 21 vinto nel 1996 (con Cesare Maldini allenatore), sfiora anche il titolo continentale dei grandi. Il sogno svanisce al Golden Goal contro la Francia ma, nella semifinale con l’Olanda, ad Amsterdam e davanti agli occhi di tutto il mondo beffa Van der Sar con un rigore a “cucchiaio”, che diventerà il marchio di fabbrica di Totti, fermo a 58 presenze e 9 gol con la Nazionale. Conto definitivo? Deciderà Prandelli.

6 LO SCUDETTO CON LA ROMA, 17 GIUGNO 2001 — Il sogno di una vita diventa realtà. Con il 3-1 al Parma (aperto proprio da un suo gol), Totti vince lo scudetto con la maglia del suo cuore: quell’anno segna 13 gol in campionato più tre nelle coppe. Uno, quello al volo con l’Udinese il 10 dicembre 2000, tra i più belli della sua carriera. Nel 2001, col tricolore sul petto, alza anche la prima coppa al cielo (allora, per la vincitrice dello scudetto non c’erano trofei): la Supercoppa Italiana, vinta anche nel 2007. Due anche le Coppe Italia portate a casa: 2006-2007 e 2007-2008. Con un rimpianto tanto enorme quanto recente, quello del 26 maggio 2013.

7 SEGNA, E LA ROMA SBANCA IL BERNABEU, 30 OTTOBRE 2002— La vittoria nella prima fase della Champions League in casa del Real Madrid non porta trofei in bacheca, ma il gol che Totti segna ha valore inestimabile quanto a prestigio. Sempre in quella edizione della Champions, segna due gol nel 3-0 a Valencia, realizza la sua prima tripletta in A (a Brescia, proprio dove esordì) e, tra campionato e coppe, tocca quota 20 reti per la prima volta.

8 IL SORPASSO A PRUZZO, 18 DICEMBRE 2004 — L’anno successivo, l’ultimo di Capello, segna altre 20 reti, ma solo in campionato. Nel 2004-2005, la Roma cambia cinque allenatori, si salva nelle ultime giornate ma Totti, dopo aver raggiunto quota 100 reti, prima di Natale diventa il marcatore più prolifico della storia giallorossa, superando Roberto Pruzzo (107). Nel marzo 2005, firma un rinnovo fino al 2010 da 5,4 milioni netti a stagione.

9 L’INFORTUNIO, POI IL MONDIALE, 19 FEBBRAIO 2006 — La carriera di Totti subisce un brusco stop al 7’ di un Roma-Empoli, quando un contrasto con Vanigli gli provoca la frattura del perone. E’ l’anno del Mondiale: Totti vuole esserci a tutti i costi, torna in campo l’11 maggio a San Siro in Coppa Italia contro l’Inter, in condizioni menomate. Ma Lippi gli dà fiducia e lo porta in Germania Totti segna un solo gol, ma decisivo, negli ottavi, al 94’ di Italia-Australia. E a Berlino, il 9 luglio potrà baciare la Coppa.

10 IL SORPASSO A NORDAHL, 17 MARZO 2013 — Gli anni passano: Totti vince la Scarpa d’Oro (2007), accarezza due scudetti (2008 e 2010), si rompe un crociato (aprile 2008), colleziona record e nel dicembre 2009 rinnova il contratto fino al 2014. Sorpassa leggende del calcio come Hamrin, Baggio, Altafini e Meazza. Il 3 marzo, segnando al Genoa, aggancia Nordahl al secondo posto della classifica dei marcatori di tutti i tempi della Serie A a girone unico (225); due settimane dopo, lo supera (ora è a 228) lanciandosi all’assalto dei 274 gol di Piola, che sarebbero 290 se comprendiamo anche i 16 del campionato 1945-46 .

Ai romanisti e a Francesco Totti non fa differenza: oggi è Natale, e si festeggia a prescindere.

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